mercoledì 30 aprile 2014
UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA
Se vogliamo davvero pregare, prima dobbiamo imparare ad ascoltare: poiché è nel silenzio del cuore che Dio parla. E per poter vedere quel silenzio, per poter ascoltare Dio, dobbiamo avere un cuore puro. Ascoltiamo. Dio, ciò che ha da dirci. Non possiamo parlare finché non ascoltiamo, finché non, siamo in comunicazione con Dio. Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà.
martedì 29 aprile 2014
lunedì 28 aprile 2014
mercoledì 23 aprile 2014
UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA
A Calcutta vengono da noi ogni giorno novemila persone e il giorno in cui non cuciniamo loro non mangiano. Un giorno una sorella venne da me e mi disse: «Madre, non c'è più riso per venerdì e sabato; dobbiamo dire alla gente che non ne abbiamo». Venerdì mattina alle nove arrivò un camion carico di pane. Per qualche ragione il governo aveva chiuso le scuole. Tutto il pane venne portato da noi e per due giorni la gente non mangiò che pane, pane, pane. Io lo sapevo perché Dio aveva chiuso le scuole. Quelle migliaia di persone dovevano sapere che Dio le amava, che si curava di loro.
martedì 22 aprile 2014
DOMENICA DI PASQUA – RISURREZIONE DEL SIGNORE – 20 aprile
Gli Auguri del Parroco
Cristo è Risorto. Gioite!
Carissimi,
dopo aver vissuto intensamente il tempo forte della Quaresima, tempo che ci ha visti impegnati a verificare la nostra vita, a risvegliare le nostre coscienze nei confronti dell’amore di Dio e del prossimo, e a conformarci ad uno stile di vita alla luce del Vangelo e del Magistero della Chiesa; siamo giunti a celebrare il cuore e il centro della nostra fede: la Pasqua.
Essa annuncia, che l’amore ha vinto il male, la misericordia ha vinto l’indifferenza, la mitezza ha vinto la violenza, la vita ha vinto l’ultimo nemico che è la morte. Consapevoli di ciò ci sia d’esempio l’entusiasmo e la gioia di Maria di Magdala nell’annunciare a tutti la letizia della nostra esistenza: «Gesù Cristo, mia speranza è risorto!» Tu, re vittorioso, portaci la tua salvezza in quanto la resurrezione è un’energia d’amore che viene messo dentro la vita per aiutarci a vivere nella pace e nell’amore, pertanto la resurrezione deve toccarci nel profondo perché il mondo cambi, e perché anzitutto cambino i nostri cuori.
Questo tempo di Pasqua oltre a farci gustare la gioia della resurrezione del Cristo, ci richiama ad un ulteriore tappa di risveglio della nostra vocazione alla vita cristiana: la Missione Popolare.
«Uno degli scopi centrali della missione è di riunire i popoli nell’ascolto del Vangelo, nella comunione fraterna, nella preghiera e nell’ Eucarestia» (Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Missio, n.26).
In attesa di questa ulteriore esperienza, auguro a tutti voi una Santa Pasqua con la speranza di un soffio di aria nuova, di vita nuova da donare e da spendere perché tutti i fratelli, il mio prossimo, risorga in Cristo!
Con affetto il Vostro Parroco don Giuseppe Ruffo.
Cristo è Risorto. Gioite!
Carissimi,
dopo aver vissuto intensamente il tempo forte della Quaresima, tempo che ci ha visti impegnati a verificare la nostra vita, a risvegliare le nostre coscienze nei confronti dell’amore di Dio e del prossimo, e a conformarci ad uno stile di vita alla luce del Vangelo e del Magistero della Chiesa; siamo giunti a celebrare il cuore e il centro della nostra fede: la Pasqua.
Essa annuncia, che l’amore ha vinto il male, la misericordia ha vinto l’indifferenza, la mitezza ha vinto la violenza, la vita ha vinto l’ultimo nemico che è la morte. Consapevoli di ciò ci sia d’esempio l’entusiasmo e la gioia di Maria di Magdala nell’annunciare a tutti la letizia della nostra esistenza: «Gesù Cristo, mia speranza è risorto!» Tu, re vittorioso, portaci la tua salvezza in quanto la resurrezione è un’energia d’amore che viene messo dentro la vita per aiutarci a vivere nella pace e nell’amore, pertanto la resurrezione deve toccarci nel profondo perché il mondo cambi, e perché anzitutto cambino i nostri cuori.
Questo tempo di Pasqua oltre a farci gustare la gioia della resurrezione del Cristo, ci richiama ad un ulteriore tappa di risveglio della nostra vocazione alla vita cristiana: la Missione Popolare.
«Uno degli scopi centrali della missione è di riunire i popoli nell’ascolto del Vangelo, nella comunione fraterna, nella preghiera e nell’ Eucarestia» (Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Missio, n.26).
In attesa di questa ulteriore esperienza, auguro a tutti voi una Santa Pasqua con la speranza di un soffio di aria nuova, di vita nuova da donare e da spendere perché tutti i fratelli, il mio prossimo, risorga in Cristo!
Con affetto il Vostro Parroco don Giuseppe Ruffo.
lunedì 21 aprile 2014
Un Santo al mese: Santa Gianna Beretta Molla
Gianna Beretta nacque a Magenta (diocesi e provincia di Milano) il 4 ottobre 1922, decima dei 13 figli dei coniugi Alberto Beretta e Maria De Micheli.
Già dalla fanciullezza accoglie con piena adesione il dono della fede e l'educazione limpidamente cristiana, che riceve dagli ottimi genitori e che la portano a considerare la vita come un dono meraviglioso di Dio, ad avere fiducia nella Provvidenza, ad essere certa della necessità e dell'efficacia della preghiera.
La Prima Comunione, all'età di cinque anni e mezzo, segna in Gianna un momento importante, dando inizio ad un'assidua frequenza all'Eucaristia, che diviene sostegno e luce della sua fanciullezza, adolescenza e giovinezza.
In quegli anni non mancano difficoltà e sofferenze: cambiamento di scuole, salute cagionevole, trasferimenti della famiglia, malattia e morte dei genitori. Tutto questo però non produce traumi o squilibri in Gianna, data la ricchezza e profondità della sua vita spirituale, anzi ne affina la sensibilità e ne potenzia la virtù.
Negli anni del liceo e dell'università è giovane dolce, volitiva, e riservata, e mentre si dedica con diligenza agli studi, traduce la sua fede in un impegno generoso di apostolato tra le giovani di Azione Cattolica e di carità verso gli anziani e i bisognosi nelle Conferenze di San Vincenzo. Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1949 all'Università di Pavia, apre nel 1950 un ambulatorio medico a Mesero (un comune del Magentino); si specializza in Pediatria nell'Università di Milano nel 1952 e predilige, tra i suoi assistiti, mamme, bambini, anziani e poveri.
Mentre compie la sua opera di medico, che sente e pratica come una «missione», accresce il suo impegno generoso nell'Azione Cattolica, prodigandosi per le «giovanissime» e, al tempo stesso, esprime con gli sci e l'alpinismo la sua grande gioia di vivere e di godersi l'incanto del creato. Si interroga, pregando e facendo pregare, sulla sua vocazione che considera anch'essa un dono di Dio. Scelta la vocazione al matrimonio, l'abbraccia con tutto l'entusiasmo e s'impegna a donarsi totalmente «per formare una famiglia veramente cristiana».
Si fidanza con l'ing. Pietro Molla e vive il periodo del fidanzamento, nella gioia e nell'amore. Ringrazia e prega il Signore. Si sposa il 24 settembre 1955 nella basilica di San Martino in Magenta ed è moglie felice. Nel novembre 1956 è mamma più che felice di Pierluigi; nel dicembre 1957, di Mariolina; nel luglio 1959, di Laura. Sa armonizzare, con semplicità ed equilibrio, i doveri di madre, di moglie, di medico, e la gran gioia di vivere.
Nel settembre 1961, verso il termine del secondo mese di gravidanza, è raggiunta dalla sofferenza e dal mistero del dolore; insorge un fibroma all'utero. Prima del necessario intervento operatorio, pur sapendo il rischio che avrebbe comportato il continuare la gravidanza, supplica il chirurgo di salvare la vita che porta in grembo e si affida alla preghiera e alla Provvidenza. La vita è salva, ringrazia il Signore e trascorre i sette mesi che la separano dal parto con impareggiabile forza d'animo e con immutato impegno di madre e di medico. Trepida, teme che la creatura in seno possa nascere sofferente e chiede a Dio che ciò non avvenga.
Alcuni giorni prima del parto, pur confidando sempre nella Provvidenza, è pronta a donare la sua vita per salvare quella della sua creatura: «Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete - e lo esigo - il bimbo. Salvate lui». Il mattino del 21 aprile 1962, dà alla luce Gianna Emanuela e il mattino del 28 aprile, nonostante tutti gli sforzi e le cure per salvare entrambe le vite, tra indicibili dolori, dopo aver ripetuto la preghiera «Gesù ti amo, Gesù ti amo», muore santamente.
Aveva 39 anni. I suoi funerali furono una grande manifestazione unanime di commozione profonda, di fede e di preghiera.
Fu sepolta nel cimitero di Mesero, mentre rapidamente si diffondeva la fama di santità per la sua vita e per il gesto di amore e di martirio che l'aveva coronata.
«Meditata immolazione», così Paolo VI ha definito il gesto della beata Gianna ricordando, all'Angelus domenicale del 23 settembre 1973, «Una giovane madre della diocesi di Milano che, per dare la vita alla sua bambina sacrificava, con meditata immolazione, la propria». È evidente, nelle parole del Santo Padre, il riferimento cristologico al Calvario e all'Eucaristia.
Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 24 aprile 1994, nell'Anno Internazionale della Famiglia.
mercoledì 16 aprile 2014
UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA
Durante la Sua Passione Gesù ci ha insegnato come perdonare per amore, come dimenticare per umiltà. Pertanto all'inizio della Settimana Santa indaghiamo a fondo nei nostri cuori e vediamo se c'è una ferita che non abbiamo perdonato, del rancore che non abbiamo dimenticato.
lunedì 14 aprile 2014
Domenica 13 Aprile 2014 - Domenica delle Palme
«Benedetto colui che viene nel nome del Signore».
Benedizione delle Palme e processione dal lungo mare verso la Chiesa.
Benedizione delle Palme e processione dal lungo mare verso la Chiesa.
L'entrata di Gesù nella città santa, Gerusalemme, assume, per esplicita iniziativa del Maestro divino il segno di una pubblica manifestazione della sua regalità messianica di fronte ai discepoli, alle folle e gli avversari. Con le Palme inizia la Settimana Santa di passione, morte e resurrezione.
Lunedì Santo - Precetto pasquale con la Scuola Primaria Via del Sole
mercoledì 9 aprile 2014
UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA
Ricordo che una volta, all'inizio del mio lavoro, ebbi la febbre molto alta e nel delirio mi trovai di fronte a San Pietro. Egli mi disse: «Torna indietro. Non ci sono bassifondi in cielo!». Cosi mi arrabbiai con lui e dissi: «Molto bene! Allora io riempirò il cielo della gente che vive nei quartieri poveri così ne avrete anche voi, e sarete costretti a lasciarmi entrare. Tutti dobbiamo andare alla Casa di Dio».
giovedì 3 aprile 2014
FESTA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA
Il 2 APRILE 2014 è stata celebrata la FESTA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA. Dopo aver pregato e riflettuto sulle virtù di San Francesco di Paola attraverso la pia pratica dei Tredici Venerdì in suo onore, non solo per conoscere meglio il suo stile di vita evangelico ma anche per affidare a lui la nostra Missione Popolare animata dai suoi figli (9-18 maggio 2014), è stato celebrato nella nostra Parrocchia un Triduo di preghiera in preparazione alla sua festa. In collaborazione con la Parrocchia del Divin Cuore di Gesù, che ha celebrato un novenario in onore del Santo Protettore della nostra amata terra di Calabria, è stata portata in processione l’effige del Santo nella nostra chiesa, dove si è fermata fino alla fine della Missione Popolare.
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