E'
l'ultimo dei profeti dell'Antico Testamento e anticipa il Nuovo come Precursore
del Cristo. I quattro Evangelisti vedono in lui "l'uomo mandato da
Dio" "per rendere testimonianza della luce... (che) veniva nel
mondo", il messaggero annunciato da Malachia e di cui Elia è una
prefigurazione, la "voce" di un oracolo di Isaia "che
grida nel deserto": "preparate la via del Signore!".
Il destino del Precursore è legato direttamente a quello di Gesù. Giovanni
nacque ad Ain Karim, vicino a Gerusalemme, "al tempo del re
Erode". Zaccaria, suo padre, era sacerdote e la madre Elisabetta,
era cugina di Maria. La sua nascita, nella coppia sterile, fu ricca di presagi.
Zaccaria ne ricevette l'annuncio dall'Angelo Gabriele che precisò il nome da
dare al neonato (Giovanni: "Dio ha fatto grazia") che
fu "pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre".Nell'incontro fra Elisabetta e Maria, entrambe in attesa dei figli della promessa, c'è una profezia: all'avvicinarsi del Messia, già incarnato in sua madre, colui che ne avrebbe preparato la venuta "sussultò" di allegrezza nel ventre della sua. La nascita di Giovanni fu celebrata nella gioia e Zaccaria, colpito da mutismo per avere dubitato del messaggio dell'Angelo, recuperò la parola per benedire Dio, profetizzare l'avvento della salvezza messianica e la missione di suo figlio.
Il Vangelo ci dice che Giovanni visse nel deserto, obbedendo alla "parola di Dio" che lo aveva chiamato a questa missione. Dal deserto il suo insegnamento si diffuse lungo "tutta la regione del Giordano". Viveva una vita da asceta: il suo linguaggio era rozzo e i suoi precetti rigorosi, insegnava la preghiera e imponeva digiuni di penitenza, il pentimento, la confessione delle colpe. Il battesimo che egli impartiva per la loro remissione simboleggiava la purificazione morale conquistata con una autentica "conversione del Cuore". Questo battesimo - da cui il Battista traeva appunto il suo appellativo - apriva la strada al Signore che doveva instaurare il suo regno.
Giovanni annunciava la venuta di "uno più forte di lui" già presente "in mezzo a loro" che avrebbe battezzato con l'acqua e con lo Spirito Santo, il Messia. Il Cristo annunciato, il Battista lo riconobbe subito in Gesù che veniva per ricevere il Battesimo e nello Spirito Santo che scese su di lui. Da quel momento Giovanni proclamò in lui il Redentore: "Ecco l'Agnello di Dio... che toglie il peccato del mondo!".
Egli si fece da parte di fronte al Cristo di cui dichiarava esplicitamente di essere il Precursore: "Egli deve crescere e io invece diminuire".
Erode Antipa lo fece arrestare perchè condannava pubblicamente la sua scandalosa unione con Erodiade, sua cognata e lo fece rinchiudere in uno dei suoi castelli fortificati. In carcere i discepoli gli riferirono le "opere di Cristo", e Giovanni li inviò da Gesù per chiedergli: "Sei tu Colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?". Era la richiesta di una conferma, di una attesa di un Messia-Re degli ispirati di un tempo, il Giustiziere delle apocalissi, sovrano Signore del Giardino che abbatte con la scure gli alberi "che non produco(no) buoni frutti", l'onnipotente battitore del grano che col suo ventilabro pulisce l'aia nel Giorno stabilito e fa posto, nel suo granaio, al buon frumento, simbolo dei giusti, gettando nel fuoco inestinguibile la pula, simbolo dei malvagi. Ma scopriva il Messia del Vangelo in un predicatore umile, che non avanzava diritti all'esercizio di un qualsiasi potere terreno. Giovanni voleva che Gesù gli confermasse ciò cui era giunto già attraverso la meditazione: il giustiziere trionfante del "Giorno del Signore" era l'umile eroe della Buona Novella. L'invio di quei messaggeri era anche un affidarli come discepoli a Gesù, del quale avrebbero visto le "opere di potenza", segni già indicati da Isaia, della sua divina missione: "i ciechi vedono, gli storpi camminano... e ai poveri è predicata la Buona Novella".
Erode Antipa, che si era lasciato strappare un assurdo giuramento da Erodiade, lo fece decapitare, nonostante la decisione contrastasse con la sua volontà, e consegnò la testa sanguinante del profeta alla figlia, in cambio di una danza.
I discepoli di Giovanni, si legge negli Atti, si mostrarono perfettamente pronti a ricevere il Vangelo di Gesù e il "Battesimo nello Spirito Santo" annunciato dal suo precursore. Gesù ha detto di lui: "tra i nati di donna non (era) sorto uno più grande". (Dal sito della nostra Parrocchia http://sangiovannimirto.xoom.it/ )