Ogni anno, nel mese di Ottobre, viene celebrata nella chiesa la Giornata Missionaria Mondiale. Una bella occasione per rinnovare il proprio impegno di annunciare il Vangelo al mondo, incominciando dall'ambiente in cui viviamo e operiamo. La vocazione alla missione è propria di ogni battezzato e deve essere manifestata soprattutto nei luoghi dove Cristo e il suo messaggio non sono ancora accolti né conosciuti. L’appuntamento ha un significato molto ampio: le comunità cristiane (famiglie, parrocchie, istituti religiosi, associazioni laicali) non possono dirsi tali se non sono "missionarie". La chiesa, ci ricorda il Concilio, è per sua natura missionaria (Ad Gentes, 2). Cristo l'ha fondata e voluta così. In occasione dell'87a giornata, dal tema: “Sulle strade del mondo” l'apposito Ufficio diocesano, in collaborazione con quello liturgico, ha organizzato sabato 19 ottobre alle ore 20:00 una veglia che si è celebrata a Rossano Scalo, nella parrocchia "S. Teresa di Gesù Bambino". Presieduta dal nostro arcivescovo Santo Marcianò, è stata fortemente partecipata. Il pastore ha sottolineato più volte l'urgenza della missione nel nostro territorio.
Bella e profonda la testimonianza di don George, parroco al Destro di Longobucco, il quale parlandoci del suo cammino, delle difficoltà incontrate, della sua famiglia, dell'India, ci ha introdotti nel 'mistero semplice della preghiera,' fulcro per la vita della sua gente perseverante in essa, con la forza che solo l'amore di Cristo può dare.
Grazie don George! Un momento colmo di commozione, poi, è stato quando l'arcivescovo ha conferito il sacramento della confermazione a un ragazzo disabile, chiamandolo affettuosamente “il mio amico Francesco".
A seguire, don Giuseppe Ruffo, direttore dell'Ufficio organizzatore, ha preso la parola ringraziando tutti e in modo sentito lo stesso mons. Marcianò per la presenza, la sensibilità e l'attenzione dimostrata verso l'ambito pastorale che attiene le missioni.
A conclusione della veglia la commissione dell'Ufficio diretto da don Ruffo consegnava al pastore 1a croce di Papa Francesco,' gesto molto apprezzato dal presule il quale, ringraziandoci per l'operato svolto con serietà nell'arco dell'anno, ha ribadito la stima e la fiducia riposta nella persona di don Giuseppe.
Un grazie di cuore va a don Vittorio Salvati per l'accoglienza e la disponibilità, ai sacerdoti presenti e a tutti coloro che, con tanta fede, hanno partecipato.
I sandali su cartoncino, segno che si è voluto consegnare a fine veglia, possano segnare i passi di ognuno «sulle strade del mondo".
ROSARIA IUDICISSA