mercoledì 31 ottobre 2012

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

E' molto importante rendersi conto che l'amore, per essere vero, deve far male. Devo essere disposto a donare tutto quanto è necessario per fare del bene agli altri, non per ferirli, Ma questo comporta l'essere disposti a dare finchè non fa male. Altrimenti in me non c'è vero amore e io non porto nè giustizia nè pace a coloro che stanno intorno a me.

martedì 30 ottobre 2012

PELLEGRINAGGIO A SAN GIOVANNI ROTONDO

Giorno 22 ottobre 2012 siamo partiti dalla parrocchia di San Giovanni Battista per un pellegrinaggio.
 Alle 2:00 di notte ci siamo incontrati nel sagrato per recarci a San Giovanni Rotondo, San Michele Arcangelo e alla Madonna dell’Incoronata.  
Siamo arrivati a San Giovanni Rotondo verso le 7:30 dove Don Giuseppe ha celebrato la  Santa Messa,e in seguito la Via Crucis. 

Abbiamo visitato la nuova Chiesa dove è stata collocata la tomba di San Pio da Pietralcina.

Nel pomeriggio ci siamo recati a Monte Sant’Angelo dove in una grotta molto bella si venera San Michele Arcangelo.
Dopo ci siamo diretti alla Madonna dell’Incoronata. Nella chiesa che le è stata dedicata fra le particolarità la cosa che colpisce è una grande e luminosa corona sospesa al soffitto.
Conclusa la visita, siamo ripartiti per Mirto. Durante il viaggio Don Giuseppe ha recitato il santo rosario. 
E’ stata una bella esperienza piena non solo di fede e preghiera, ma anche di familiarità, che ci ha uniti tutti insieme in pellegrinaggio.
Luigi Berardi

lunedì 29 ottobre 2012

OTTOBRE: UN GIORNO ALL'ORATORIO

Alcuni gruppi al lavoro:

IL DOPOSCUOLA


I LABORATORI



IL GIORNALINO WEB

IL MUSICAL

giovedì 25 ottobre 2012

Ottobre: mese missionario

Giornata Missionaria Mondiale
21 ottobre 2012    HO CREDUTO PERCIO' HO PARLATO

Nel 1926, l’Opera della Propagazione della Fede, su suggerimento del Circolo missionario del Seminario di Sassari, propose  a   papa Pio XI di indire una giornata annuale in favore dell’attività missionaria della Chiesa universale. La richiesta venne accolta con favore e l’anno successivo (1927) fu celebrata la prima “Giornata Missionaria Mondiale per la propagazione della fede”, stabilendo che ciò avvenisse ogni penultima domenica di ottobre, tradizionalmente riconosciuto come mese missionario per eccellenza.
In questo giorno i fedeli di tutti i continenti sono chiamati ad aprire il loro cuore alle esigenze spirituali della missione e ad impegnarsi con gesti concreti di solidarietà a sostegno di tutte le giovani  Chiese. Vengono così sostenuti con le offerte della Giornata,  progetti per consolidare la Chiesa mediante l'aiuto ai catechisti, ai seminari con la formazione del clero locale, e all’assistenza socio-sanitaria dell’infanzia.

mercoledì 24 ottobre 2012

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Non è abbastanza dire: "Io amo Dio". Io devo amare anche il mio prossimo. Nelle Scritture San Giovanni dice che è bugiardo colui che dice di amare Dio ma non ama il suo prossimo. Come si può amare Dio, che non si vede, se non si ama il proprio prossimo che si vede, che si tocca, con il quale si vive? E usa una parola molto grossa, "bugiardo". E' una di quelle parole che spaventano quando le si legge, eppure è proprio la verità.

lunedì 22 ottobre 2012

"Pongo il mio arco sulle nubi"


LETTERA PASTORALE DELL'ARCIVESCOVO
per l'anno della fede 2012/13

L’immagine biblica dell’arcobaleno dà il titolo a questa Lettera Pastorale.  «Pongo il mio arco sulle nubi» (Gen 9,13),  Dio dice a Noè quando il diluvio cessa,  «perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra».  Anche la fede ha un’aurora; e ogni aurora porta in sé quella luce che,  nel tempo, si svilupperà in pienezza.  Ecco, allora, il tema di questa Lettera Pastorale:  «La fede, luce tra cielo e terra».

venerdì 19 ottobre 2012

Un Santo al mese: San Paolo della Croce Sacerdote

19 ottobre
Ovada (Alessandria), 3 gennaio 1694 - Roma, 18 ottobre 1775

Ecco uno che rema contro corrente per tutta la vita. E’ Paolo Francesco Danei, di famiglia nobile per origine e malconcia quanto a denari. Il padre commercia con poca fortuna tra Piemonte e Liguria e lui lo aiuta, essendo il primo di 16 figli. Ma ha poi certi progetti personali: creare un Ordine religioso, ad esempio; o combattere contro i Turchi... Infine si fa eremita, dapprima per conto proprio; a 26 anni, il suo vescovo gli consente di vivere in solitudine presso una chiesa di Castellazzo Bormida (Al). Qui egli matura l’idea di un nuovo Ordine e nel 1725 papa Benedetto XIII lo autorizza verbalmente a “raccogliere compagni”.
Ne raccoglie uno: suo fratello Giovanni Battista. E intanto definisce meglio il progetto: farà esattamente ciò che all’epoca risulta più impopolare. Questa è una pessima stagione per gli Ordini religiosi, tra l’avversione dei governi, le rivalità tra loro e la debolezza nella Chiesa; a papa Clemente XIV, nel 1773, si imporrà la soppressione della Compagnia di Gesù. E’ anche il tempo della fede sopportata da molti solo quale condimento di pii languori, motivo di ritualità elegante; una fede che non parli di sacrificio e nasconda la Croce. Allora lui comincia col chiamarsi “Frate Paolo della Croce”.
Poi fonda un “inopportuno” nuovo Ordine, detto dei “Chierici Scalzi della Santa Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo”. Apertamente. Sfacciatamente, sicché tutti capiscano che lui e i suoi predicano Cristo crocifisso come Paolo apostolo, qualunque cosa esiga o imponga lo “spirito dei tempi” e qualunque smorfia facciano gli abati di corte. Nel 1727 è stato ordinato prete dal Papa stesso. Ha assistito i malati di un ospedale romano col fratello. Poi, ritirati sul Monte Argentario, i due hanno visto arrivare altri giovani, affascinati da quella scelta così rudemente “contro”. Sono i primi Passionisti, che il fondatore educa come predicatori agguerriti: invece dei Turchi, attaccheranno l’ignoranza, l’irreligiosità, l’abbandono del Vangelo. Per questo i Passionisti sono chiamati da ogni parte, e l’Ordine riceve via via le successive approvazioni pontificie. Il fondatore lavora alla loro formazione da vicino e da lontano: restano di lui duemila lettere, ma ne ha scritte molte di più, forse diecimila. Nel 1750 ha predicato a Roma per il Giubileo, insieme a san Leonardo da Porto Maurizio. Papa Clemente XIV gli chiede spesso consiglio, e va di persona a trovarlo in casa quando è malato. Così farà il suo successore Pio VI, appena eletto.
Paolo della Croce muore dopo aver visto confermata, senza modifiche, la regola del suo Ordine che, nato “fuor di tempo” nel XVIII secolo, alla fine del XX sarà attivo in Europa, in America, in Africa e in Asia. Il Padre dei Passionisti, noti per l’emblema della croce e del cuore che portano sul saio, verrà proclamato santo da Pio IX nel 1867. (Dal sito santiebeati.it)

giovedì 18 ottobre 2012

AVVISI A TUTTI GLI OPERATORI PASTORALI

  Carissimi Operatori Pastorali, lo scorso 11 ottobre il Santo Padre Benedetto XVI ha dato inizio all’Anno della Fede “allo scopo di illustrare a tutti i fedeli la forza e la bellezza della fede” (Motu Proprio La porta della Fede). Pertanto, oltre agli incontri diocesani di formazione previsti per questo Anno della Fede, la scuola di preghiera animata dal nostro Padre Arcivescovo (23 novembre-15 febbraio-10 maggio alle ore 19.30 presso la Parrocchia di San Francesco d’Assisi di Mirto) e alle varie attività parrocchiali già iniziate, ho pensato di proporvi un incontro mensile di formazione parrocchiale secondo questo calendario:

martedì 20 novembre 2012 ore 19,00
venerdì 21 dicembre
venerdì 18 gennaio 2013
martedì 26 febbraio
venerdì 15 marzo
venerdì 26 aprile
venerdì 31 maggio
venerdì 14 giugno
Inoltre domenica 25 novembre alle ore 19.00 accoglieremo la visita nella nostra parrocchia della copia del Codex Purpureus Rossanensis che si fermerà fino al 27 novembre; domenica 2 dicembre alle ore 18.30 darò inizio al GRUPPO FAMIGLIA; lunedì 3 dicembre alle ore 20.30 in Cattedrale a Rossano  la Veglia Missionaria Diocesana e il prossimo 14 e 15 dicembre alle ore 20.30 in parrocchia vivremo l’esperienza degli esercizi spirituali serali in preparazione al Santo Natale aperti a tutti.

Vi aspetto con gioia non mancate il vostro Parroco Don Giuseppe Ruffo. 

mercoledì 17 ottobre 2012

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Dio, dammi questa fede tangibile, perchè il mio lavoro non sia mai monotono. Troverò la gioia nel soddisfare le speranze ed esaudire i desideri di tutti i poveri che soffrono. Oh cari ammalati, come mi siete doppiamente cari, quando personificate Cristo; e quale privilegio è il mio potervi accudire.

martedì 16 ottobre 2012

SALUTO DI DON GIUSEPPE ALLA COMUNITA'


“Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliando non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge” (1Pt 5,2-3) esortando anche il popolo di Dio soprattutto nel prossimo anno dedicato  alla fede a “un più convito impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede” e nella ricerca amorosa del Signore.
Con queste parole, insieme a quelle che la liturgia mi ha fatto pronunciare voglio iniziare il mio ministero sacerdotale in mezzo a voi, in questa parrocchia col desiderio e l’impegno di cercare tutti insieme il Signore.
Il mio primo pensiero di affetto filiale e di stima immensa va a Lei Rev.mo Padre Arcivescovo, grazie di vero cuore nell’avermi scelto e chiamato a cooperare al suo progetto di santificazione del popolo della Diocesi, vedo veramente  il dispiegarsi del progetto di Dio per gli uomini che non è altro un progetto d’amore. Grazie, Padre!
A voi, carissimi confratelli nel sacerdozio, grazie per aver preso parte a questa liturgia, ma ancora di più per aver manifestato la forza prorompente dell’unico presbiterio che gioisce per uno dei suoi membri. Ad uno ad uno, vorrei chiamarvi e abbracciarvi per trasmettere a questo popolo la bellezza dell’unico presbiterio. Ma permettetemi di stringere più forte Don Clemente. Clemente con te ho fatto una meravigliosa esperienza di comunione sacerdotale, inoltre desidero salutare e ringraziare i sacerdoti pervenuti da altre diocesi miei carissimi amici di seminario che mi  hanno voluto onorare con la loro amichevole presenza e partecipare a questo momento gioioso di festa per me.   
A voi giovani seminaristi unitamente, ai vostri educatori Don Pino e Don Vittorio, va il mio grazie per quanto avete fatto in questi giorni. Grazie per aver fatto di tutto affinchè questa liturgia acquistasse quella dignità necessaria per ciò che insieme abbiamo celebrato.
Un ringraziamento va anche al Signor Sindaco per la sua presenza in mezzo a noi.
In questo momento, colmo di gioia e di gratitudine per quanto il Signore mi ha dato, il mio ricordo va alle comunità parrocchiali in cui, sempre a nome del Padre Arcivescovo, ho svolto il mio ministero sacerdotale: le comunità parrocchiali di Cariati e quella di San Pio X di Piragineti, con quest’ultima ho potuto sperimentare come è entusiasmante vivere alla ricerca del Signore con il popolo.  Pertanto  a questa comunità , presente con una delegazione guidata dal parroco, va il mio grazie sentito e commosso.
Carissimi parrocchiani con trepidazione mi appresto a condividere con voi un tratto importante del mio cammino sacerdotale. Con gioia ho accettato la proposta di essere vostro parroco e con la preghiera mi sono preparato ad assumere questa missione. Vengo tra voi col desiderio di servire questa comunità sull’esempio del suo celeste patrono e protettore San Giovanni Battista.
A  voi miei parrocchiani, dico sin da subito, occorre  passare da una pastorale di tutti quanti ad una pastorale di tutti insieme. Non c’è ricerca del Signore senza la comunione con il fratello, sia esso il più lontano. Tutti insieme dobbiamo cercare il Signore sapendo che questa ricerca ci fa diventare santi e ci fa partecipare all’amore che promana da Dio. Tra di noi si dovrà instaurare il clima di famiglia, che tale è e rimane malgrado le frizioni che si generano. E come unica famiglia dovremo impegnarci a fare esperienza di figli di Dio per aderire sempre di più a Gesù ed al suo Vangelo.
La Chiesa vista come luogo in cui si perpetua il messaggio di Cristo al mondo, luogo in cui ci si salva, sacramento che continua a trasmettere l’amore di Dio a noi uomini. Per questo la parrocchia, richiamando la conversione continua, dovrà impegnarsi a creare quelle condizioni atte a favorire in tutti i membri l’auto-sviluppo umano, perché come ci ricordano gli orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020: «La parrocchia vicina al vissuto delle persone e agli ambienti di vita, rappresenta la comunità educante più completa in ordine alla fede. Mediante l’evangelizzazione e la catechesi, la liturgia e la preghiera, la vita di comunione nella carità, essa offre gli elementi essenziali del cammino del credente verso la pienezza della vita in Cristo». La crescita umana e spirituale allora è la ricerca costante di Dio ci fa scoprire la bellezza di essere stati amati e poi creati da Dio. Del resto non esiste vero umanesimo che non porti a Dio.
In conclusione vorrei donarvi un’icona spirituale che ci accompagnerà in questo nuovo anno pastorale. È l’icona che vede raffigurati i discepoli di Emmaus nel riconoscere il Signore Risorto. Quello di questi due discepoli è il cammino di due credenti in Gesù, cammino che a un certo punto risulta vuoto della presenza del maestro e quindi vuoto di tutte le speranze. Ma un certo punto del loro percorso avviene l’incontro con Gesù, il quale spiega le Scritture e spezza il pane con loro. Luoghi privilegiati questi dove i discepoli di Cristo incontrano il loro Signore e si lasciano rieducare da lui per vivere di lui e per lui e con questo augurio esprimo il desiderio di ritrovarvi domani sera, prima della Celebrazione Eucaristica, come una vera famiglia alle ore 18,00 per adorare il Signore e affidare a lui questa nuova fase di vita parrocchiale.
DON GIUSEPPE RUFFO

lunedì 15 ottobre 2012

BENVENUTO A DON GIUSEPPE RUFFO

L’intera comunità parrocchiale di San Giovanni Battista da il benvenuto al suo Padre Arcivescovo Mons. Santo Marcianò ed un caloroso saluto di benvenuto al  nuovo parroco don Giuseppe Ruffo.
Caro Padre la ringraziamo e con lei ringraziamo e lodiamo il Signore per il dono di questo giorno… per questo grande evento di grazia; e le vogliamo far notare che con la nomina a parroco di don Giuseppe, è stata mantenuta una “sorta” di tradizione parrocchiale: tutti i parroci che sono passati da questa comunità si chiamano Giuseppe.. primo parroco don Pino de Simone, poi don Mosè Giuseppe Cariati, poi don Peppino Grilletta ed ora don Giuseppe Ruffo.
Caro don Giuseppe ancora benvenuto… benvenuto a casa!!!
Da oggi questa è la tua casa e noi la tua famiglia… una famiglia che con gioia ha saputo attendere e prepararsi a questo momento, così carico di emozioni e speranze…una famiglia che già da ora TI VUOLE TANTO BENE!!!.
Caro don Giuseppe vogliamo starti vicino, vogliamo aiutarti a seminare. Gesù nella parabola del seminatore ci fa notare che la cosa più importante non è il terreno su cui cade il seme o se riesce a germogliare, l’importante è che il seminatore non si stanchi mai di seminare. Per questo, caro don Giuseppe, abbiamo bisogno del tuo aiuto, della tua guida e della tua preghiera. Ti chiediamo di prenderci per mano e di indirizzare il nostro cammino, in modo particolare il cammino di noi giovani, di avere la pazienza, la costanza, l’entusiasmo e l’amore di seminare ed anche di fronte allo scoraggiamento dovuto a terreni poco fertili di andare avanti e continuare  a seminare, con la fiducia e la fede che : “Il Signore è il mio Pastore non manco di nulla”.
Caro don Giuseppe la parrocchia di San Giovanni Battista ti augura ogni bene per il tuo nuovo servizio sacerdotale  in mezzo a noi, e ti affidiamo all’intercessione della Beata Vergine Maria e del Precursore San Giovanni battista, nostro patrono, affinché possano accompagnare il tuo cammino che è anche il nostro cammino. Auguri e in bocca al lupo!!!   
La comunità parrocchiale

giovedì 11 ottobre 2012

Il primo giorno dell’Oratorio


Il primo giorno dell’Oratorio, lunedi' 8 ottobre 2012, abbiamo fatto una grande festa.

Noi ragazzi che abitiamo nella Parrocchia di San Giovanni Battista siamo molto orgogliosi del nostro Oratorio e avevamo tanto atteso l'apertura delle sue attivita'.

Siamo andati con le mamme e il parroco don Giuseppe e gli animatori ci hanno accolti gioiosamente.
Ci siamo divertiti tanto. Abbiamo giocato con tanti ragazzi e anche ballato con gli animatori. Abbiamo formato un cerchio molto grande e alcuni ragazzi hanno ballato l'hip-hop.
Bello e' stato anche il momento in cui siamo scesi nel salone e ognuno di noi ha detto qualcosa di bello e importante sull'Oratorio: che e' un luogo dove si gioca, si cresce e ci si educa, si vive  l'amicizia e la fratellanza, si prega, si sta con gioia perche' si sta con Gesu', e tante altre cose le scopriremo stando insieme...
Don Giuseppe ci ha presentato gli educatori, il loro nome e quello che dovranno fare insieme a noi ragazzi. Veramente noi le conosciamo quasi tutte e siamo contenti perchè sono simpaticissime e in gamba!!!

Le nostre mamme e gli educatori avevano preparato tanti buoni dolci e li abbiamo assaggiati con gusto. Abbiamo vissuto una lunga e bella giornata e ci siamo divertiti tanto.
Stare insieme, in armonia fa bene al cuore e alla mente.
Francesca e Serena

mercoledì 10 ottobre 2012

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Serbate nel vostro cuore la gioia di amare Dio e condividete questa gioia con tutti quelli che incontrate, soprattutto con la vostra famiglia. Siate benedetti, preghiamo.

martedì 9 ottobre 2012

IL PRIMO GIORNO ALL'ACR

Sabato 6 ottobre è stato il primo giorno dell'ACR. Eravamo tanti ragazzi, tutti desiderosi di partecipare ed avevamo riempito tutta la nostra bella chiesa.
E' stato un giorno di festa e abbiamo giocato e ballato. Quando ci siamo riuniti nel salone dell'oratorio don Giuseppe ci ha spiegato che ogni sabato ci sarà il momento della catechesi e il momento della preghiera e sarà tutto bello perchè staremo insieme.
La Santa Messa è importante per grandi e bambini e noi non dovremo mancare mai a questo appuntamento della domenica.
Pasqualino

lunedì 8 ottobre 2012

SALUTO DI BENVENUTO

AI VISITATORI DEL SITO:
BENVENUTI
NEL GIORNALINO ONLINE
DELLA PARROCCHIA
SAN GIOVANNI BATTISTA
DI MIRTO-CROSIA (CS)

NOI DELLA REDAZIONE AVEVAMO COMINCIATO A LAVORARE
DALL'INIZIO DELLE ATTIVITA' DELL'ORATORIO,
MA PER PROBLEMI TECNICI IL PRIMO GIORNALINO ONLINE NON E' PIU' IN RETE...
ORA SIAMO DI NUOVO "IN ONDA" E ANCORA PIU' MOTIVATI DI PRIMA
E VI AUGURIAMO UNA BUONA LETTURA!
LA REDAZIONE