mercoledì 10 settembre 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

 Nel mondo le persone possono apparire diverse o avere una religione, un'istruzione o una posizione diverse,  ma sono tutte uguali. Sono persone da amare. Hanno tutte fame, d'amore. La gente che vedete per le strade  di Calcutta ha fame nel corpo, ma anche quella che vedete a Londra o a New York ha una fame che deve essere soddisfatta.Ogni persona ha bisogno di essere amata.

martedì 9 settembre 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Una persona che ama gli altri per la gioia stessa di amare è riflesso della Trinità. Una famiglia in cui ci si ama e ci si aiuta gli uni gli altri è un riflesso della Trinità. Una parrocchia in cui ci si vuole bene e si condividono i beni spirituali e materiali è un riflesso della Trinità.

lunedì 8 settembre 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

I giovani sono orfani di una strada sicura da percorrere, di un maestro di cui fidarsi, di ideali che riscaldino il cuore, di speranze che sostengano la fatica del vivere quotidiano. Sono orfani, ma conservano vivo nel loro cuore il desiderio di tutto ciò!

venerdì 5 settembre 2014

Un Santo al mese: Beata Teresa di Calcutta

5 settembre

Skopje, Macedonia, 26 agosto 1910 - Calcutta, 5 settembre 1997

A 18 anni decise di entrare nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. Partita nel 1928 per l’Irlanda, un anno dopo è in India. Nel 1931 la giovane Agnes emette i primi voti prendendo il nuovo nome di suor Mary Teresa del Bambin Gesù (scelto per la sua devozione alla santa di Lisieux), e per circa vent’anni insegna storia e geografia alle ragazze di buona famiglia nel collegio delle suore di Loreto a Entally, zona orientale di Calcutta. Il 10 settembre 1946, mentre era in treno diretta a Darjeeling per gli esercizi spirituali, avvertì la “seconda chiamata”: lei doveva lasciare il convento per i più poveri dei poveri. Lasciò le suore di Loreto il 16 agosto 1948. Nel 1950 la sua nuova congregazione delle Missionarie della Carità ottenne il riconoscimento dalla Chiesa.

mercoledì 3 settembre 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Pregate con me: Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli di tutto il mondo che vivono e muoiono nella povertà e nella fame. Dona loro quest'oggi, per mano nostra, il pane quotidiano; e per mezzo del nostro amore e della nostra comprensione, dona la pace e la gioia.

martedì 2 settembre 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

La Chiesa diventa più giovane quando è capace di generare più figli; diventa più giovane quanto più diventa madre. Questa è la nostra madre, la Chiesa; e il nostro amore di figli. Essere nella Chiesa è essere a casa, con mamma. Questa è la grandezza della rivelazione.

lunedì 1 settembre 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Dio forma un popolo con tutti coloro che ascoltano la sua Parola e che si mettono in cammino, fidandosi di Lui. Questa è l’unica condizione: fidarsi di Dio. Se tu ti fidi di Dio, lo ascolti e ti metti in cammino, questo è fare Chiesa.

mercoledì 27 agosto 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Siate espressione vivente della bontà di Dio; bontà negli occhi bontà nel volto, bontà nel sorriso, bontà nel. modo di salutare. Non siamo altro che Suoi strumenti: facciamo quel poco che possiamo e passiamo oltre. Credo che il modo in cui viene compiuto un atto di bontà sia importante quanto l'atto stesso.

martedì 26 agosto 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Vivere l’esperienza della fede significa lasciarsi nutrire dal Signore e costruire la propria esistenza non sui beni materiali, ma sulla realtà che non perisce: i doni di Dio, la sua Parola e il suo Corpo.

lunedì 25 agosto 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

 Nell'Eucaristia si comunica l’amore del Signore per noi: un amore così grande che ci nutre con Sé stesso; un amore gratuito, sempre a disposizione di ogni persona affamata e bisognosa di rigenerare le proprie forze.

mercoledì 20 agosto 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Non dimenticherò mai mia madre., Durante il giorno era sempre molto indaffarata, ma appena faceva sera, cercava di sbrigarsi per essere pronta ad accogliere mio padre. Allora non capivamo, sorridevamo, ridevamo e la prendevamo in giro. Ma ora ricordo quanto fosse forte e tenero l'amore che provava. Qualsiasi cosa fosse successa, lei era lì pronta ad andargli incontro con un sorriso. Oggi non abbiamo tempo. Padre e madre sono così impegnati. I figli tornano a casa e non c'è nessuno ad amarli o a sorridere loro. Ecco perché sono molto categorica con i miei collaboratori. Dico sempre: «Per prima cosa la famiglia». Se non siete presenti, come fa a crescere il vostro amore?

martedì 19 agosto 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

La libertà religiosa, recepita nelle costituzioni e nelle leggi e tradotta in comportamenti coerenti, favorisce lo sviluppo di rapporti di mutuo rispetto tra le diverse Confessioni e una loro sana collaborazione con lo Stato e la società politica, senza confusione di ruoli e senza antagonismi.

lunedì 18 agosto 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

No ad ogni tipo di droga. Ma per dire questo no, bisogna dire sì alla vita, sì all’amore, sì agli altri, sì all’educazione, sì allo sport, sì al lavoro, sì a più opportunità di lavoro.

mercoledì 13 agosto 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Dissi al cast di uno spettacolo musicale a Calcutta: «Il vostro lavoro e il mio si completano a vicenda. Il mondo ha più che mai bisogno di quello che facciamo. Voi gli date gioia con il vostro spettacolo e noi facciamo lo stesso con il nostro servizio. Ed è la stessa cosa, anche se voi cantate e ballate e noi puliamo e strofiniamo. Voi riempite il mondo dell'amore che Dio vi ha dato».

martedì 12 agosto 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

La libertà religiosa non è solo quella di un pensiero o di un culto privato. E’ libertà di vivere secondo i principi etici conseguenti alla verità trovata, sia privatamente che pubblicamente.

lunedì 11 agosto 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Ogni essere umano è un "cercatore" della verità circa la propria origine e il proprio destino. Nella sua mente e nel suo "cuore" sorgono interrogativi e pensieri che non possono essere repressi o soffocati, in quanto emergono dal profondo e sono connaturati all'intima essenza della persona.

mercoledì 6 agosto 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

La mancanza di una casa non è solo una questione di mattoni, ma nasce anche da quella terribile solitudine che sentono lungo il loro cammino coloro che non sono desiderati, coloro che non sono amati. Noi siamo vicini a loro? Li conosciamo. Li vediamo?

martedì 5 agosto 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

 La carità di Cristo, accolta con cuore aperto, ci cambia, ci trasforma, ci rende capaci di amare non secondo la misura umana, sempre limitata, ma secondo la misura di Dio.

lunedì 4 agosto 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

La misura dell'amore di Dio è amare senza misura. E la nostra vita, con l'amore di Gesù, ricevendo l’Eucaristia, si fa dono.

sabato 2 agosto 2014

Un Santo al mese: San Giovanni Maria Vianney

4 agosto

Dardilly, Francia, 8 maggio 1786 - Ars-sur-Formans, Francia, 4 agosto 1859

Giovanni Maria Vianney nacque l'8 maggio 1786 a Dardilly, Lione, in Francia. Di famiglia contadina e privo della prima formazione, riuscì, nell'agosto 1815, ad essere ordinato sacerdote.Per farlo sacerdote, ci volle tutta la tenacia dell'abbé Charles Balley, parroco di Ecully, presso Lione: lo avviò al seminario, lo riaccolse quando venne sospeso dagli studi. Giovanni Maria Vianney, appena prete, tornò a Ecully come vicario dell'abbé Balley. Alla morte di Balley, fu mandato ad Ars-en-Dombes, un borgo con meno di trecento abitanti. Giovanni Maria Vianney, noto come il curato d'Ars, si dedicò all'evangelizzazione, attraverso l'esempio della sua bontà e carità. Ma fu sempre tormentato dal pensiero di non essere degno del suo compito.Trascorreva le giornate dedicandosi a celebrare la Messa e a confessare, senza risparmiarsi. Morì nel 1859. Papa Pio XI lo proclamerà santo nel 1925. Verrà indicato modello e patrono del clero parrocchiale. 

mercoledì 30 luglio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Vedo Cristo in ogni persona che tocco perché Egli ha detto: «Ho avuto fame, ho avuto sete, ero nudo, ero malato, ero sofferente, ero senza casa e voi mi avete accudito».

martedì 29 luglio 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Nessuno diventa cristiano da sé. Non si fanno cristiani in laboratorio. Il cristiano è parte di un popolo che viene da lontano. Il cristiano appartiene a un popolo che si chiama Chiesa e questa Chiesa lo fa cristiano, nel giorno del Battesimo, e poi nel percorso della catechesi, e così via.

lunedì 28 luglio 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Il Signore ha affidato il suo messaggio di salvezza a delle persone umane, a tutti noi, a dei testimoni; ed è nei nostri fratelli e nelle nostre sorelle, con i loro doni e i loro limiti, che ci viene incontro e si fa riconoscere. E questo significa appartenere alla Chiesa.

mercoledì 23 luglio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Nella Casa dei moribondi di Kalighat, un visitatore si meravigliò della pace che vi regnava ovunque. Dissi semplicemente: «Qui c'è Dio. Caste e culti non contano nulla. Non importa la differenza di fede».

martedì 22 luglio 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Non siamo isolati e non siamo cristiani a titolo individuale, ognuno per conto proprio; la nostra identità cristiana è appartenenza!

lunedì 21 luglio 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Possiamo sperimentare e assaporare la tenerezza dell'amore del Padre in ogni stagione della vita: nel tempo della gioia e in quello della tristezza, nel tempo della salute e in quello dell’infermità e della malattia.

mercoledì 16 luglio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Non abbiamo assolutamente alcuna difficoltà a lavorare in paesi con diverse fedi religiose. Trattiamo tutti come figli di Dio. Sono nostri fratelli e sorelle e mostriamo per loro grande rispetto. Il nostro compito è incoraggiare queste persone, cristiane o non cristiane, a compiere opere d'amore. Ogni opera d'amore fatta col cuore avvicina a Dio.

martedì 15 luglio 2014

MONS. GIUSEPPE SATRIANO NUOVO ARCIVESCOVO DI ROSSANO-CARIATI

Il Santo Padre Francesco ha nominato Arcivescovo di Rossano-Cariati
Mons. GIUSEPPE SATRIANO
fino ad oggi Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni



MESSAGGIO ALLA DIOCESI DEL NUOVO ARCIVESCOVO


L'ANNUNCIO DELL'AMMINISTRATORE DIOCESANO

Oggi, martedì 15 luglio, alle ore 12 nella Cattedrale di Rossano, Mons. Antonio de Simone, Amministratore Diocesano, davanti al clero e ai fedeli riuniti in preghiera, ha dato lettura della lettera con la quale si comunica l'avvenuta nomina da parte del S. Padre del nuovo Arcivescovo di Rossano-Cariati.


ANNUNCIO DELL'AMMINISTRATORE DIOCESANO

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

La fedeltà di Dio ci insegna ad accogliere la vita come avvenimento del suo amore e ci permette di testimoniare questo amore ai fratelli in un servizio umile e mite.

lunedì 14 luglio 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Dio non ha paura di legarsi. [...] Per amore stringe alleanza con Abramo, con Isacco, con Giacobbe e così via. Ama i legami, crea legami; legami che liberano, non costringono.

giovedì 10 luglio 2014

mercoledì 9 luglio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

 Una volta eravamo rimaste senza zucchero per i bambini. Non so come, ma un bambino sentì che a Madre, Teresa occorreva lo zucchero. Andò a casa e disse ai suoi genitori: «Non mangerò zucchero per tre giorni. Così lo darò a Madre Teresa». Dopo tre giorni, i genitori portarono il piccolo alla nostra Casa. In mano aveva una bottiglietta piena, di zucchero. Era appena capace di pronunciare il mio nome, eppure mi insegnò che non importa quanto si dà ma quanto amore si mette nel dare.

martedì 8 luglio 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

 Un cristiano senza la Madonna è orfano. Anche un cristiano senza Chiesa è un orfano. Un cristiano ha bisogno di queste due donne, due donne madri, due donne vergini: la Chiesa e la Madonna.

lunedì 7 luglio 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it

Per noi l’incontro con la Parola di Cristo è in grado di trasformare completamente la nostra vita. Non è possibile ascoltare questa Parola e restare fermi al proprio posto, restare bloccati sulle proprie abitudini.

giovedì 3 luglio 2014

Un Santo al mese: Santa Maria Goretti

6 luglio
Corinaldo (Ancona), 16 ottobre 1890 - Nettuno, Roma, 6 luglio 1902

Nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890, figlia dei contadini Luigi Goretti e Assunta Carlini, Maria era la seconda di sei figli. I Goretti si trasferirono presto nell'Agro Pontino. Nel 1900 suo padre morì, la madre dovette iniziare a lavorare e lasciò a Maria l'incarico di badare alla casa e ai suoi fratelli. A undici anni Maria fece la Prima Comunione e maturò il proposito di morire prima di commettere dei peccati. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, s' innamorò di Maria. Il 5 luglio del 1902 la aggredì e tentò di violentarla. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola.Maria morì dopo un'operazione, il giorno successivo, e prima di spirare perdonò Serenelli. L'assassino fu condannato a 30 anni di prigione. Si pentì e si convertì solo dopo aver sognato Maria che gli diceva avrebbe raggiunto il Paradiso. Quando fu scarcerato dopo 27 anni chiese perdono alla madre di Maria. Maria Goretti fu proclamata santa nel 1950 da Pio XII. 

mercoledì 2 luglio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Il futuro non è nelle nostre mani. Non abbiamo nessun potere su di esso. Possiamo agire solo nel presente. Nella nostra Costituzione c'è una frase che dice: «Lasceremo che sia il buon Dio a fare piani per il futuro, perché ieri è già passato, domani non è ancora venuto e noi abbiamo solo oggi, per farLo conoscere, amare e servire». Perciò non ci preoccupiamo del futuro.

martedì 1 luglio 2014

ASCOLTIAMO PAPA FRANCESCO (Brevi messaggi tratti da Angelus, Omelie, Udienze, Discorsi … dal sito www.libreriadelsanto.it)

Abbiamo paura del definitivo. E per scegliere una vocazione, una vocazione qualsiasi, anche quelle vocazioni "di stato", il matrimonio, la vita consacrata, il sacerdozio, si deve scegliere con una prospettiva del definitivo.

lunedì 30 giugno 2014

 Arcoweb in fase di aggiornamento

mercoledì 25 giugno 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

C'è sempre il pericolo che il nostro lavoro diventi fine a se stesso. Il pericolo è di dimenticare per chi lo facciamo: e qui subentrano il rispetto, l'amore e la devozione, perché noi lo doniamo e lo facciamo per Dio, per Cristo; è per questo che cerchiamo di svolgerlo nel miglior modo possibile. Dobbiamo trasmettere la meravigliosa esperienza dei servizio alle persone che non l'hanno fatta. t una delle maggiori ricompense per il nostro lavoro.

lunedì 23 giugno 2014

PAPA FRANCESCO IN CALABRIA: Attesa—Speranza—Pace

Papa Francesco il 21 giugno è stato in Calabria, a Cassano allo Ionio. Più volte il Pontefice ha rivolto la sua attenzione alla Calabria e a Cassano per ricordare il piccolo Cocò Campilomgo, ucciso a soli 3 anni di età, come un boss.
È cresciuta di giorno in giorno l’attesa per la visita del Santo Padre mentre la macchina organizzatrice si è messa in moto per assicurare la buona riuscita della visita. Sono state messe in allerta tutte le Forze dell’Ordine di Cassano e dei paesi limitrofi, della Protezione Civile, della C.R.I., dei Vigili del Fuoco, dei Vigili Urbani, di tanti volontari giunti da tutta la Calabria.
Il programma della visita è stato intenso e ricco di appuntamenti. Ad accoglierlo c’è stato Mons. Nunzio Galantino che lo ha accompagnato nella visita al carcere di Castrovillari e ha poi proseguito per Cassano. Dopo la breve cerimonia di accoglienza è seguita la visita al Centro “S. Giuseppe Moscati” per visitare gli ammalati, poi in Cattedrale dove ha incontrato il Clero diocesano. Alle ore 13,00 ha fatto visita al Seminario diocesano dove ha offerto il pranzo ai poveri della Caritas Diocesana e ai giovani della Comunità. Poi, partenza per Sibari per la celebrazione della S. Messa  e subito dopo, la partenza alla volta di Roma in elicottero.
A Cassano il tricolore e l’emblema del Vaticano hanno sventolato per ogni via, in segno di benvenuto; tantissimi striscioni, delle varie parrocchie calabresi, delle Associazioni, dei Volontari, dei bambini e di privati sono stati affissi lungo il percorso prestabilito e nei vari settori di accoglienza, in segno di festa. Sono state allestite 8 km di transenne per dare ordine ai tanti pellegrini presenti. Il Papa con la Papamobile ha attraversato il percorso principale per poi dirigersi verso l’altare per la celebrazione della Santa Messa.
Nella Piana di Sibari il 21 giugno eravamo in 250.000 fedeli ad accogliere il Papa e, nonostante la lunga attesa dalle prime ore del mattino, al suo passaggio si sentiva il fragore degli applausi e le grida di esultanza e di gioia. Il punto cruciale e tanto atteso è stato il momento dell’Omelia che ha sconvolto tutti, che ha portato un “terremoto spirituale” in ogni coscienza. Ha usato parole forti, vere, dure, toccanti contro quelli che fanno del male: “la ndrangheta è adorazione del male e disprezzo del bene comune, per cui va combattuta e allontanata. Bisogna testimoniare la solidarietà concreta verso i fratelli bisognosi, la giustizia, la speranza e la tenerezza, l’amore delicato e puro come quello di Gesù”.
Questo monito ha fatto eco in tutto il mondo suscitando commenti e condivisione da parte dei presenti e degli assenti. Tante le belle parole da parte dei fedeli, tanti gli “innamorati” di Papa Francesco, tantissimi hanno condivisole sue parole, la sua forza, la sua sicurezza, la sua “non” paura.
Grazie, Santo Padre, per questa giornata intensa, piena di emozione, da non dimenticare per tutta la vita. Ti saremo sempre vicini nella preghiera affinchè il tuo cammino di Fede, ovunque andrai, porti sempre Gioia, Speranza, Pace.               MARIA RUPERTO


venerdì 20 giugno 2014

Un Santo al mese: San Luigi Gonzaga

Luigi nasce il 9 marzo 1568 da Ferrante Gonzaga e la piemontese Marta Tana di Santena; e viene battezzato il 20 aprile a Castiglione dello Stiviere.
I genitori si sono conosciuti alla corte di Filippo II e si sono sposati a Madrid il 15 novembre 1566, secondo le norme del concilio di Trento.
E' la madre, donna di cultura e di fede, ad educarlo alla preghiera e alla carità. Luigi è un bimbo vispo e vivace.
Il padre è molto fiero di lui e ancora piccolo gli regala un'armaturina leggera con la quale Luigi gioca a fare l'ufficiale.
Nel 1577-78, insieme al fratello Rodolfo, Luigi si sposta col padre a Bagni di Lucca ed è poi accolto alla corte di Francesco de' Medici a Firenze dove studia latino e spagnolo e frequenta Palazzo Pitti dove gioca con le principessine Eleonora, Anna e Maria.
A Firenze Luigi, davanti alla santissima Annunziata, si consacra alla Madonna. 
Nel 1579 Ferrante, eletto principe del Sacro Romano Impero, fa rientrare i figli a Castiglione, dove Luigi, il 22 luglio 1580 riceve la prima comunione dal cardinale Carlo Borromeo.
Ferrante è incaricato da Filippo II di accompagnare a Lisbona sua sorella Maria d'Austria, vedova di Massimiliano II. Dal 1581 così Luigi vive a Madrid dove si precisa la sua vocazione: il 15 agosto 1583, davanti alla Madonna del Buon Consiglio nella chiesa del collegio della Compagnia di Gesù, Luigi è certo che il Signore lo vuole gesuita.
Ferrante oppone grosse difficoltà, ma la madre lo appoggia. Seppure convinto, Luigi accetta di rimandare la decisione al ritorno in Italia.
Nel 1584 a Castiglione, Luigi scappa da casa e scrive al Padre generale Acquaviva. Ferrante allora cede, e il 2 novembre 1585, Luigi può firmare a Mantova l'atto di rinunzia al marchesato.
Nello stesso mese di novembre del 1585 Luigi giunge a Roma, dove il cugino, monsignor Scipione Gonzaga, lo ospita nel palazzetto di via della Scrofa 117. Il 23 novembre fu ricevuto da Sisto V e lunedì 25 entrò nel noviziato di Sant'Andrea al Quirinale.
Dopo un breve soggiorno a Napoli per ragioni di salute, Luigi è trasferito al Collegio Romano per concludere gli studi di filosofia. Il 25 novembre 1587, nella cappella del quarto piano, pronuncia i primi voti religiosi.
Luigi passa alla teologia e domanda le missioni dell'India. Nel 1588 riceve gli ordini minori in San Giovanni in Laterano. 
Nel febbraio 1591 scoppia a Roma un'epidemia di tifo petecchiale e Luigi è fra i primi volontari. Il 3 marzo trasporta un appestato all'ospedale della Consolazione, subito un febbrone lo avvolge e lo avvia alla morte che lo coglie "martire di carità" il 21 giugno 1591. E' patrono mondiale della Gioventù. "San Luigi Gonzaga, mirabile esempio di austerità e purezza evangelica. Invocatelo, cari giovani, perchè vi aiuti a costruire un'intima amicizia con Gesù che vi renda capaci di affrontare con serietà la vostra vita." (Papa Benedetto XVI).
Luigi Gonzaga, santo, le ceneri poste in un vaso di lapislazzuli si venerano nella cappella a lui dedicata in S. Ignazio di Loyola a Campo Marzio. Morto nel 1591 a ventitre anni, fu beatificato nel 1605 e canonizzato nel 1726. Precedentemente era sepolto nella Chiesa dell’Annunziata del Collegio Romano, dove ebbe varie sepolture fino al definitivo trasferimento avvenuto il 5 agosto del 1649. 

M.R.: 21 giugno - A Roma san Luigi Gonzaga, Chierico della Compagnia di Gesù e Confessore, chiarissimo pel disprezzo del principato e per l'innocenza della vita, il quale dal Sommo Pontefice Benedetto decimoterzo fu ascritto nel numero dei Santi e assegnato come Protettore speciale ai giovani studenti, e dal Papa Pio undecimo fu solennemente confermato e di nuovo dichiarato Patrono celeste di tutta la gioventù cristiana.

giovedì 19 giugno 2014

ESTATE RAGAZZI

Dal 06 al 20
luglio 2014

mercoledì 18 giugno 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

 Noi stesse ci rendiamo conto che quello che facciamo è solo una goccia nell'oceano. Ma se non ci fosse quella goccia, all'oceano mancherebbe quella goccia perduta. Non dobbiamo pensare in termini di numeri. Siamo in grado di amare solo una persona alla volta, di servire solo una persona alla volta.

venerdì 13 giugno 2014

giovedì 12 giugno 2014

mercoledì 11 giugno 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Un modo giusto e indispensabile per prepararsi alla Pasqua è quello di ritornare a Dio se siamo stati lontani da Lui. Dio ama ognuno di noi dell'amore più tenero ed esclusivo. Il Suo desiderio nei miei confronti è più forte del mio per Lui. Se saremo veramente umili, vedremo che cosa ci tiene lontani da Lui, e cercheremo di eliminare ciò che ci ostacola. Se volete vivere in santità questa Quaresima, mettetevi nelle mani di Maria e chiedeteLe di aiutarvi a diventare miti e umili.

mercoledì 4 giugno 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Non sopporto di essere fotografata, ma finalizzando tutto alla gloria di Dio, quando permetto che mi scattino una fotografia chiedo a Gesù di innalzare al Paradiso un'anima del Purgatorio.

martedì 3 giugno 2014

PREGHIERA PER L’ELEZIONE DEL NUOVO VESCOVO  

SANTISSIMA TRINITÀ, la “tua” e “nostra” Chiesa Diocesana che è in Rossano-Cariati attende da Te il nuovo Arcivescovo. Manda un Pastore secondo il TUO VOLERE. Noi Ti chiediamo il Vescovo di sempre, Tuo Apostolo, inviato a santificare, a insegnare, a governare. Noi attendiamo il Vescovo per l’oggi che, nel cammino storico e spirituale del Terzo Millennio, sappia “traghettare” la Chiesa locale alla sequela di Cristo col cuore di Paolo. Nella Nuova Evangelizzazione faccia crescere la consapevolezza della nostra appartenenza alla “Famiglia TRINITÀ”, al fine di essere, tutti e ciascuno, • Chiesa di comunione; • Testimoni e fedeli seguaci di Cristo tra le povertà e le sofferenze di ogni giorno (Mt 25,31-46); • Comunità “ospitale” con i “Fratelli in umanità” che vengono e che vivono con noi. O Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, condividi la nostra attesa con il tuo ruolo di: Madre e Maestra, come a Betlemme ed a Nazaret (Lc 2); Mediatrice, come a Cana (Gv 2,1-12); Corredentrice, come sul Calvario (Gv 19,25-27); Orante, come nel Cenacolo (At 1,12-14). Ottienici, dunque, un Pastore che • sia guida e garante della Fede nella -Unità e Trinità di Dio - Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. • continui ad attualizzare i Doni della salvezza: la Parola e i Sacramenti; • governi la comunità con paterna fermezza e ridesti la volontà a orientare le nostre scelte quotidiane alla luce dei Novissimi: Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso. Tu, Madre, dì alla Santissima Trinità: concedi tutto quello che la Comunità Diocesana chiede. Noi  promettiamo di “fare quello che,” il Nuovo Pastore... ci “dirà” (Gv 2,5).

mercoledì 28 maggio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Davanti a Dio siamo tutti poveri. In un modo o nell'altro siamo tutti handicappati. A volte lo si vede esternamente, a volte lo si è dentro. La persona sana può essere più vicina alla morte e persino più morta di un moribondo. Potrebbe essere morta spiritualmente, solo che non si vede.

lunedì 26 maggio 2014

Un Santo al mese: San Filippo Neri

Filippo Neri, detto l'apostolo di Roma, giganteggia tra i Santi che fiorirono in Roma nel sec. XVI. Nato a Firenze nel. 1515, venne nella Città eterna a 19 anni, dopo aver rinunciato a una seducente prospettiva di ricchezza, presso Cassino e a Roma vi rimase fino alla morte. Laico fino a 36 anni, è partecipe e animatore di tutte le iniziative laicali di apostolato, mentre si guadagna la vita insegnando privatamente e insieme frequentando l'università per completare la sua formazione umanistica ed apostolica. Amante della natura, come S. Francesco di Assisi, sempre lieto, d'una letizia sana e santa, che comunicava, quasi senza volerlo, a chiunque lo avvicinasse, nemico delle pose e delle ostentazioni, faceto e quasi burlone, arrivava dovunque si potesse fare del bene. Amava i fanciulli, e li voleva buoni e allegri; li educava a vita cristiana gioiosamente trasfondendo in loro la sua grande devozione alla Madonna. Con i suoi, fondò per loro in Roma, la prima scuola organizzata e un collegio per i più capaci, ma poveri. Sapeva compatirli: «State fermi, se potete» e incoraggiarli, facendosi «coi fanciulli, fanciullo sapientemente».
Visitava e assisteva i malati negli Ospedali e fondò per primo un Convalescenziario. Per i pellegrini «romei» formò un'apposita Confraternita e costruì una grande casa per loro, dedicata alla SS.ma Trinità. Ebbe pietà per i malati di mente, fino allora abbandonati per le vie, fondando l'Istituto di S. Maria della Pietà, primo del genere, divenuto poi il grande ospedale psichiatrico provinciale di Roma. Vedeva con simpatia gli stranieri e si prodigava per far sorgere in Roma le loro comunità nazionali. Aiutava i Religiosi per i quali era un felice « pescatore » di vocazioni. Sapeva distogliere la gioventù dalle carnevalate sfrenate, con geniali forme di sana ricreazione, come la famosa Visita alle Sette Chiese. Aveva un'abilità speciale per indurre gli artisti a mettere il loro genio al servizio di Dio: fu così che nacquero gli Oratori in musica, gli Annali Ecclesiastici e l'interesse per l'archeologia sacra. Pensò agli innumerevoli ed oziosi cortigiani istituendo lieti trattenimenti spirituali pomeridiani, detti gli Esercizi dell'Oratorio. L'ardente desiderio di riconciliare anime a Cristo, lo rendeva instancabile nel trascorrere molte ore in confessionale e sempre pronto a facilitare quella confessione frequente che inculcava ai suoi figli spirituali come mezzo di perfezione. Celebrava ogni giorno la S. Messa con tale ardore di spirito che, non di rado, i presenti ne vedevano, anche esternamente, manifestazioni mirabili. Di tutti era amico, popolani e principi, laici e cardinali, buoni e cattivi, tutti riusciva a rendere migliori. I santi che vivevano a Roma in quel secolo, lo veneravano come padre, gli stessi Papi gli baciavano la mano e gli offrivano le più alte dignità, che egli, scherzosamente, ma risolutamente sempre rifiutava. Numerosi i miracoli attribuiti alle sue preghiere, ancora vivente e dopo la morte, in vantaggio di ogni sorta di persone. Per assicurare la durata dell'opera sua, fondò la Congregazione dell'Oratorio, tuttora operante in Italia e fuori: primo esempio di vita comune del clero secolare. Il segreto di tale prodigiosa attività, è svelato dalle catacombe di San Sebastiano, che egli frequentava fin da giovane, per attingere da quei morti la regola del retto vivere. E là, che nei giorni precedenti la Pentecoste del 1544, ebbe dallo Spirito Santo la prova sensibile che l'ardore della carità di Dio era con lui: vide un globo di fuoco, che gli penetrò nel cuore dilatandogli il petto; fu un Santo veramente «pentecostale». Mori serenamente, in atto dì implorare la benedizione di Dio sui discepoli e continuatori dell'opera sua, all'alba del 26 maggio 1595.Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.

mercoledì 21 maggio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Non ci sono limiti, perché Dio è amore e l'amore è Dio. E allora voi amate Dio veramente, e l'amore di Dio è infinito. Ecco perché non è importante quanto si fa, ma quanto amore si mette nel fare.

martedì 20 maggio 2014

BUONGIORNO GESU’

Una settimana all’insegna dell’amicizia, della preghiera e dell’allegria: “Missione popolare dei frati di S. Francesco di Paola” nella Parrocchia di S. Giovanni Battista dal 9 al 18 maggio 2014. La nostra Scuola di “Via del Sole” con gioia ha accolto l’invito del parroco don Giuseppe Ruffo a partecipare alla Missione. Il momento più bello l’abbiamo vissuto ogni mattino alle 8,15 con il saluto “BUONGIORNO, GESU’!”. I missionari e le animatrici laiche hanno coinvolto gli alunni e gli insegnanti in preghiere, canti e semplici riflessioni sulla nostra vita e sul rapporto con Gesù. Gioia indescrivibile, voglia di stare insieme, impegno a migliorarci hanno accompagnato l’evento. Laboratori di pittura e linguistici hanno visto gli alunni impegnati ad esprimere il loro grazie a Gesù  prima di tutto, a San Francesco di Paola, ai missionari, a don Giuseppe e a tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima iniziativa, con cartelloni, versi e prodotti vari. Grazie!  
Gli insegnanti



lunedì 19 maggio 2014

MISSIONE POPOLARE 09/18 MAGGIO 2014

La Missione: Un Amore “Urgente”.
La Missione è un dono di Dio, un tempo di grazia per la gente e per gli stessi missionari chiamati a proseguire il mandato che Gesù affidò ai discepoli di portare per le strade e nelle case la Buona Novella, il Vangelo. È un momento forte di vita ecclesiale e un aiuto eccezionale per le Parrocchie. In questa Parrocchia, per 10 giorni, alcuni dei Frati dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paolasi sono attivati per andare incontro ai fedeli invitandoli ad ascoltare la Parola di Dio, espressa con lo stile semplice e gioioso di San Francesco e a vivere momenti di preghiera e di festa. Tanti sono stati gli appuntamenti: Celebrazione quotidiana dell’Eucarestia—Liturgia delle Ore—Momenti di preghiera silenziosa e animata—Liturgia penitenziale Via Lucis—Visita agli ammalati alle scuole—Centri di ascolto—Catechesi—Incontri con i gruppi che operano nella Parrocchia. In questa occasione c’è stata la cerimonia di intitolazione di una via a San Francesco di Paola da parte del Sindaco del Comune di Crosia—La marcia della Pace con il rientro della Statua di S. Francesco nella chiesa del Divin Cuore di Gesù e la veglia notturna. La Missione si è conclusa con la processione per le vie del mare con le reliquie del mantello del Santo, quale Patrono della Calabria e dei pescatori, per poi raggiungere Piazza Dante per il saluto finale e il commiato con i Frati. La Missione è stata ben accolta da tutti i cittadini del Paese che si sono prodigati e resi disponibili alla sua buona riuscita. Durante questo periodo tante persone si sono accostate ai Sacramenti, alla celebrazione della Santa Messa, all’Adorazione, alla Veglia Eucaristica, ai Centri di ascolto. Tanti giovani hanno trovato nei Frati un dialogo spirituale più aperto e una disponibilità fraterna e sincera. Tante le testimonianze positive dai grandi e dai piccoli. Un grazie di cuore va a don Giuseppe Ruffo che ha reso possibile questo avvenimento particolare, profuso di preghiera e di devozione che, ancora oggi continua ad alimentare con le sue parole di fede, le sue opere e il suo esempio di vita cristiana.    
MARIA RUPERTO




giovedì 15 maggio 2014

mercoledì 14 maggio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

La conoscenza di noi stessi ci fa inginocchiare di fronte a Dio, ed è necessaria per amare. Poiché la conoscenza di Dio, dà amore, e la conoscenza di sé dà umiltà.

mercoledì 7 maggio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Oggi io non sono la protagonista di una premiazione. E' Cristo a usarmi come strumento per unire tutte le persone presenti. Questo è ciò che io vedo: persone che si incontrano, unite dal loro bisogno di Dio. La cosa meravigliosa è che c'è un'atmosfera religiosa; tutti parlano di Dio. Questa è una grande esperienza per me. Io credo che mettere insieme tutte queste persone per parlare di Dio sia veramente meraviglioso. Una nuova speranza, per il mondo.

martedì 6 maggio 2014

lunedì 5 maggio 2014

Pellegrinaggio a San Francesco di Paola

Venerdì 02 Maggio Pellegrinaggio sulle orme di San Francesco di Paola e Offerta, da parte delle Parrocchie di Mirto S. Francesco d'Assisi e San Giovanni Battista, dell'Olio che servirà per l’accensione della Lampada Votiva al Santo Protettore della Calabria.




E' dalla cella del grande San Francesco di Paola, che solo noi sacerdoti ieri abbiamo visitato e dove vi ho portato tutti nelle mie preghiere, che ancora una volta rivolgo il mio grazie al Signore e a San Francesco per quello che abbiamo vissuto insieme. Grazie a tutti... Don Giuseppe

venerdì 2 maggio 2014

1° maggio: oggi si fa festa

In occasione del primo maggio la parrocchia “San Giovanni Battista”, guidata da don Giuseppe Ruffo, in collaborazione con il Comune di Crosia, associazioni e aziende locali, e la parrocchia “San Francesco d'Assisi”, ha organizzato una manifestazione originale ed interessante. Un'iniziativa, ha evidenziato don Giuseppe Ruffo, all’insegna della socializzazione e del sano divertimento, allo scopo di creare comunione tra le diverse realtà presenti nel territorio, sullo stile delle nostre radici cristiane. Si è trattato del raduno, della benedizione e delle passeggiate con le bici, poi con i cavalli e poi con le moto, e in seguito giochi popolari, flash mob “…Io ci sarò!” e spettacolo musicale.





mercoledì 30 aprile 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Se vogliamo davvero pregare, prima dobbiamo imparare ad ascoltare: poiché è nel silenzio del cuore che Dio parla. E per poter vedere quel silenzio, per poter ascoltare Dio, dobbiamo avere un cuore puro. Ascoltiamo. Dio, ciò che ha da dirci. Non possiamo parlare finché non ascoltiamo, finché non, siamo in comunicazione con Dio. Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà.

martedì 29 aprile 2014

MAGGIO MARIANO 2014

Conformarci a Cristo sull’esempio di Maria e di San Francesco di Paola



lunedì 28 aprile 2014

mercoledì 23 aprile 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

A Calcutta vengono da noi ogni giorno novemila persone e il giorno in cui non cuciniamo loro non mangiano. Un giorno una sorella venne da me e mi disse: «Madre, non c'è più riso per venerdì e sabato; dobbiamo dire alla gente che non ne abbiamo». Venerdì mattina alle nove arrivò un camion carico di pane. Per qualche ragione il governo aveva chiuso le scuole. Tutto il pane venne portato da noi e per due giorni la gente non mangiò che pane, pane, pane. Io lo sapevo perché Dio aveva chiuso le scuole. Quelle migliaia di persone dovevano sapere che Dio le amava, che si curava di loro.

martedì 22 aprile 2014

DOMENICA DI PASQUA – RISURREZIONE DEL SIGNORE – 20 aprile

Gli Auguri del Parroco
Cristo è Risorto. Gioite!
Carissimi,
dopo aver vissuto intensamente il tempo forte della Quaresima, tempo che ci ha visti impegnati a verificare la nostra vita, a risvegliare le nostre coscienze nei confronti dell’amore di Dio e del prossimo, e a conformarci ad uno stile di vita alla luce del Vangelo e del Magistero della Chiesa; siamo giunti a celebrare il cuore e il centro della nostra fede: la Pasqua.
Essa annuncia, che l’amore ha vinto il male, la misericordia ha vinto l’indifferenza, la mitezza ha vinto la
violenza, la vita ha vinto l’ultimo nemico che è la morte. Consapevoli di ciò ci sia d’esempio l’entusiasmo e la gioia di Maria di Magdala nell’annunciare a tutti la letizia della nostra esistenza: «Gesù Cristo, mia speranza è risorto!» Tu, re vittorioso, portaci la tua salvezza in quanto la resurrezione è un’energia d’amore che viene messo dentro la vita per aiutarci a vivere nella pace e nell’amore, pertanto la resurrezione deve toccarci nel profondo perché il mondo cambi, e perché anzitutto cambino i nostri cuori.
Questo tempo di Pasqua oltre a farci gustare la
gioia della resurrezione del Cristo, ci richiama ad un ulteriore tappa di risveglio della nostra vocazione alla vita cristiana: la Missione Popolare.
«Uno degli scopi centrali della missione è di riunire i popoli nell’ascolto del Vangelo, nella comunione fraterna, nella preghiera e nell’ Eucarestia» (Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Missio, n.26).
In attesa di questa ulteriore esperienza, auguro a tutti voi una Santa Pasqua con la speranza di un soffio di aria nuova, di vita nuova da donare e da spendere perché tutti i fratelli, il mio prossimo, risorga in Cristo!
Con affetto
il Vostro Parroco don Giuseppe Ruffo.


lunedì 21 aprile 2014

Un Santo al mese: Santa Gianna Beretta Molla

(1922-1962)
Gianna Beretta nacque a Magenta (diocesi e provincia di Milano) il 4 ottobre 1922, decima dei 13 figli dei coniugi Alberto Beretta e Maria De Micheli.
Già dalla fanciullezza accoglie con piena adesione il dono della fede e l'educazione limpidamente cristiana, che riceve dagli ottimi genitori e che la portano a considerare la vita come un dono meraviglioso di Dio, ad avere fiducia nella Provvidenza, ad essere certa della necessità e dell'efficacia della preghiera.
La Prima Comunione, all'età di cinque anni e mezzo, segna in Gianna un momento importante, dando inizio ad un'assidua frequenza all'Eucaristia, che diviene sostegno e luce della sua fanciullezza, adolescenza e giovinezza.
In quegli anni non mancano difficoltà e sofferenze: cambiamento di scuole, salute cagionevole, trasferimenti della famiglia, malattia e morte dei genitori. Tutto questo però non produce traumi o squilibri in Gianna, data la ricchezza e profondità della sua vita spirituale, anzi ne affina la sensibilità e ne potenzia la virtù.
Negli anni del liceo e dell'università è giovane dolce, volitiva, e riservata, e mentre si dedica con diligenza agli studi, traduce la sua fede in un impegno generoso di apostolato tra le giovani di Azione Cattolica e di carità verso gli anziani e i bisognosi nelle Conferenze di San Vincenzo. Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1949 all'Università di Pavia, apre nel 1950 un ambulatorio medico a Mesero (un comune del Magentino); si specializza in Pediatria nell'Università di Milano nel 1952 e predilige, tra i suoi assistiti, mamme, bambini, anziani e poveri.
Mentre compie la sua opera di medico, che sente e pratica come una «missione», accresce il suo impegno generoso nell'Azione Cattolica, prodigandosi per le «giovanissime» e, al tempo stesso, esprime con gli sci e l'alpinismo la sua grande gioia di vivere e di godersi l'incanto del creato. Si interroga, pregando e facendo pregare, sulla sua vocazione che considera anch'essa un dono di Dio. Scelta la vocazione al matrimonio, l'abbraccia con tutto l'entusiasmo e s'impegna a donarsi totalmente «per formare una famiglia veramente cristiana».
Si fidanza con l'ing. Pietro Molla e vive il periodo del fidanzamento, nella gioia e nell'amore. Ringrazia e prega il Signore. Si sposa il 24 settembre 1955 nella basilica di San Martino in Magenta ed è moglie felice. Nel novembre 1956 è mamma più che felice di Pierluigi; nel dicembre 1957, di Mariolina; nel luglio 1959, di Laura. Sa armonizzare, con semplicità ed equilibrio, i doveri di madre, di moglie, di medico, e la gran gioia di vivere.
Nel settembre 1961, verso il termine del secondo mese di gravidanza, è raggiunta dalla sofferenza e dal mistero del dolore; insorge un fibroma all'utero. Prima del necessario intervento operatorio, pur sapendo il rischio che avrebbe comportato il continuare la gravidanza, supplica il chirurgo di salvare la vita che porta in grembo e si affida alla preghiera e alla Provvidenza. La vita è salva, ringrazia il Signore e trascorre i sette mesi che la separano dal parto con impareggiabile forza d'animo e con immutato impegno di madre e di medico. Trepida, teme che la creatura in seno possa nascere sofferente e chiede a Dio che ciò non avvenga.
Alcuni giorni prima del parto, pur confidando sempre nella Provvidenza, è pronta a donare la sua vita per salvare quella della sua creatura: «Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete - e lo esigo - il bimbo. Salvate lui». Il mattino del 21 aprile 1962, dà alla luce Gianna Emanuela e il mattino del 28 aprile, nonostante tutti gli sforzi e le cure per salvare entrambe le vite, tra indicibili dolori, dopo aver ripetuto la preghiera «Gesù ti amo, Gesù ti amo», muore santamente.
Aveva 39 anni. I suoi funerali furono una grande manifestazione unanime di commozione profonda, di fede e di preghiera.
Fu sepolta nel cimitero di Mesero, mentre rapidamente si diffondeva la fama di santità per la sua vita e per il gesto di amore e di martirio che l'aveva coronata.
«Meditata immolazione», così Paolo VI ha definito il gesto della beata Gianna ricordando, all'Angelus domenicale del 23 settembre 1973, «Una giovane madre della diocesi di Milano che, per dare la vita alla sua bambina sacrificava, con meditata immolazione, la propria». È evidente, nelle parole del Santo Padre, il riferimento cristologico al Calvario e all'Eucaristia.
Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 24 aprile 1994, nell'Anno Internazionale della Famiglia.

mercoledì 16 aprile 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Durante la Sua Passione Gesù ci ha insegnato come perdonare per amore, come dimenticare per umiltà. Pertanto all'inizio della Settimana Santa indaghiamo a fondo nei nostri cuori e vediamo se c'è una ferita che non abbiamo perdonato, del rancore che non abbiamo dimenticato.

lunedì 14 aprile 2014

Domenica 13 Aprile 2014 - Domenica delle Palme 

«Benedetto colui che viene nel nome del Signore».
Benedizione delle Palme e processione dal lungo mare verso la Chiesa.
L'entrata di Gesù nella città santa, Gerusalemme, assume, per esplicita iniziativa del Maestro divino il segno di una pubblica manifestazione della sua regalità messianica di fronte ai discepoli, alle folle e gli avversari. Con le Palme inizia la Settimana Santa di passione, morte e resurrezione.  


Lunedì Santo - Precetto pasquale con la Scuola Primaria Via del Sole


mercoledì 9 aprile 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Ricordo che una volta, all'inizio del mio lavoro, ebbi la febbre molto alta e nel delirio mi trovai di fronte a San Pietro. Egli mi disse: «Torna indietro. Non ci sono bassifondi in cielo!». Cosi mi arrabbiai con lui e dissi: «Molto bene! Allora io riempirò il cielo della gente che vive nei quartieri poveri così ne avrete anche voi, e sarete costretti a lasciarmi entrare. Tutti dobbiamo andare alla Casa di Dio».

giovedì 3 aprile 2014

FESTA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA

Il 2 APRILE 2014 è stata celebrata la FESTA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA. Dopo aver pregato e riflettuto sulle virtù di San Francesco di Paola attraverso la pia pratica dei Tredici Venerdì in suo onore, non solo per conoscere meglio il suo stile di vita evangelico ma anche per affidare a  lui la nostra Missione Popolare animata dai suoi figli (9-18 maggio 2014), è stato celebrato nella nostra Parrocchia un Triduo di preghiera in preparazione alla sua festa. In collaborazione con la Parrocchia del Divin Cuore di Gesù, che ha celebrato un novenario in onore del Santo Protettore della nostra amata terra di Calabria, è stata portata in processione l’effige del Santo nella nostra chiesa, dove si è fermata fino alla fine della Missione Popolare.







sabato 29 marzo 2014

mercoledì 26 marzo 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Non voglio che il -lavoro diventi un affare, voglio che rimanga un'opera d'amore. Voglio che abbiate l'assoluta convinzione che Dio non ci deluderà. Applicate la Sua parola e cercate prima di tutto il Regno dei Cieli, e tutto il resto verrà da sé. Gioia, pace e unità sono più importanti del denaro. Se Dio desidera che io faccia qualcosa, me ne darà i mezzi.

domenica 23 marzo 2014

IL NOSTRO GRIDO PER UN NO AL BULLISMO!

Pubblichiamo anche l’intervista stile IENE dei giovani della nostra Comunità.

IL NOSTRO GRIDO PER UN NO AL BULLISMO!

Divertimento, insegnamento, emozioni e conoscenza dei pensiero delle nuove generazioni: tutto questo racchiuso nel video dei bullismo realizzato dalle “Iene di San Giovanni Battista”!
Il nostro gruppo giovanissimi, ogni giovedì si incontra in oratorio per riflettere sulla parola di Dio, ma anche per organizzare o partecipare ad eventi proposti nella Diocesi.
Un giovedì, il nostro caro e mitico parroco, Don Giuseppe Ruffo, ci sgridò per non aver preparato ancora niente per il concorso da lui organizzato, che si sarebbe svolto poi pochi giorni dopo, contro il bullismo.
Allora ci venne subito un'idea che il giorno dopo era già messa in atto. Partimmo alle ore 14.30, del venerdì successivo, dalla nostra chiesa, vestiti tutti da lene e tutti insieme, con l'aiuto dei nostro cameraman Luigi Mazziotti e grazie anche alle autiste Teresa Vennari ed Elena Folti, ci siamo "imbattuti" in una bellissima avventura: andare in giro per Mirto, per i luoghi maggiormente frequentati da bambini e adulti, per chiedere ai nostri compaesani cosa pensano dei bullismo.
Abbiamo iniziato dalle scuole medie presenti nel nostro paese e abbiamo chiesto, a professori, vicepreside, ma soprattutto agli alunni delle varie classi, cosa ne pensassero dei bullismo e se erano a conoscenza di atti di bullismo nella loro scuola. Per fortuna le risposte sono state positive e la risposta che maggiormente abbiamo sentito è stata “[…] il bullismo è un ragazzo debole che viene malmenato da un ragazzo più grande [...]".
Dopo aver fatto partecipi tutti i vari componenti della scuola, siamo andati nella palestra di Giuseppe Forciniti e abbiamo intervistato alcuni atleti li presenti: per foro il bullismo è “stupido” perché non è bello picchiare qualcuno per liberarsi degli sfoghi personali.
Il luogo dove più ci siamo divertiti, ma che nel video non è stato inserito, sono le interviste fatte in piazza Dante, dove le "colonne portanti" di Mirto, hanno risposto che non avendo studiato filosofia, o ancora, che non avendo partecipato mai a comizi, non sapevano che cosa fosse il bullismo!
Un altro luogo che abbiamo preso in considerazione, è stata la scuola di ballo di Katia Ferraro. Ci abbiamo interrotto una sua lezione di danza con le piccole bimbe, per far diventare protagoniste dei video anche loro. Le risposte erano quelle che precedentemente, negli altri luoghi, abbiamo sentito, anche perché non ci aspettavamo molto dalle bambine piccole. L'intervista più importante e fondamentale, è stata quella fatta all'interno dei nostro oratorio: lì abbiamo intervistato i bambini presenti ma anche il nostro parroco. La domanda fatta a Don Giuseppe, penso sia stata la più interessante: cosa ne pensasse dei cyber bullismo. Lui ci ha risposto dicendo che i ragazzi di oggi usano molto spesso i social network e proprio per questo il cyber bullismo si sta diffondendo sempre di più. Dopo aver finito quest'ennesima intervista, siamo andati a trovare, sempre nel nostro oratorio, le bravissime animatrici, che erano impegnate a fare un'interessante cartellone, sempre per il concorso sul bullismo, e ci hanno detto che i bambini sono sempre disponibili a partecipare a questi eventi. All'uscita dell'oratorio abbiamo trovato due grandissimi personaggi della parrocchia: "Zio" Luigi e Don Enzo Malizia. Quest` ultimi hanno detto che sono sempre stati pronti ad aiutare chi si sente isolato o maltrattato.
Alla fine dei video abbiamo voluto mettere una frase contro il bullismo che ognuno di noi ha detto per far si che sì rafforzasse il concetto dei NO AL BULLISMO.
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato, anche per poco alla realizzazione del video, dai professori agli alunni, dagli atleti alle ballerine, dai bambini al nostro parroco, perché grazie a questa avventura, tutti noi abbiamo capito molto, perché ci ha insegnato, ma ci ha fato anche condividere un pensiero unanime:
IL BULLISMO E' DA "'STUPIDI""... NO AL BULLISMO!

sabato 22 marzo 2014

La parola a una delle vincitrici del Concorso

Oggi, 19 marzo 2014, con la scuola, ci siamo recati al Palateatro Comunale per il convegno e per la premiazione dei cartelloni, dei video, dei disegni e dei testi sul bullismo. Siamo andati con gli scuolabus, e, dopo arrivati abbiamo aspettato che venissero tutte le classi della scuola primaria e della scuola media. C’erano: don Giuseppe Ruffo, la Dirigente Pina De Martino, lo psicologo Forciniti, il direttore della scuola di musica “Donizzetti” Giuseppe Greco, il Sindaco Aiello, l’Assessore Loria e il giornalista Antonio Iapichino. In seguito abbiamo dato gli auguri alle persone che si chiamavano “Giuseppe” ed ai papà presenti. Il Parroco, lo psicologo e tutti coloro che erano sul palco ci hanno spiegato cos’è il bullismo, dov’è più frequente e se non lo combattiamo adesso in futuro tutti i bulli diventeranno mafiosi. Hanno dato informazione significative che ci interessavano e quindi abbiamo ascoltato con piacere, ma ci siamo anche divertiti a stare tutti insieme; il momento più bello è stato quello della premiazione perché ha vinto la 2°A, la classe che frequentava mia cugina e dove ha cantato un nostro compagno, ma poi la ciliegina sulla torta è stata quando il parroco ha detto che aveva vinto pure la 4°A di Via del Sole. Eravamo euforici: abbiamo gridato, saltato, fino a dire basta. Devo dire che è stata veramente una giornata da segnare sull’agenda! 
Franco Erika 4A Via del Sole


venerdì 21 marzo 2014

CONCORSO BULLISMO 2014

Tanti ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Mirto, Scuola Primaria plessi Via del Sole - Via dell’Arte - Sorrenti e Scuola Secondaria di I grado , che hanno partecipato al Concorso “Insieme contro il bullismo”, hanno realizzato tantissimi elaborati come lavori multimediali, cartelloni, poesie e testi. Il Concorso indetto dalla nostra Parrocchia ha avuto, dunque, tanto successo a riprova che il problema bullismo è molto sentito.  La premiazione dei lavori più significativi, scelti da un’apposita commissione, si è svolta all’interno di un Convegno sul bullismo, tenuto il 19 marzo al Palateatro comunale “G. Carrisi”, alla presenza del nostro parroco don Giuseppe Ruffo, di rappresentanze istituzionali, di relatori esperti del settore e del fenomeno e di quanti hanno patrocinato il concorso.
Tutti i lavori erano meritevoli di lode e i nostri complimenti giungono a tutti i partecipanti, con l’augurio che i messaggi che hanno voluto comunicare entrino nel cuore di tutti e facciano sparire questo brutto comportamento che è il bullismo, dalle nostre famiglie, dalle nostre scuole, dalle nostre strade cittadine. Lodevoli le loro capacità e la loro bravura e l’attestato di partecipazione per ricordare quanto di bello sono riusciti a realizzare con l’intento di cambiare la mentalità e costruire un mondo migliore.
L’Amministrazione Comunale ha dato il suo plauso e una targa ricordo a don Giuseppe per l’impegno e l’attenzione profusi verso queste nuove problematiche giovanili.





giovedì 20 marzo 2014

San Giuseppe educatore

UDIENZA GENERALE DI PAPA FRANCESCO
Mercoledì, 19 marzo 2014
San Giuseppe educatore

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi, 19 marzo, celebriamo la festa solenne di san Giuseppe, Sposo di Maria e Patrono della Chiesa universale. Dedichiamo dunque questa catechesi a lui, che merita tutta la nostra riconoscenza e la nostra devozione per come ha saputo custodire la Vergine Santa e il Figlio Gesù. L’essere custode è la caratteristica di Giuseppe: è la sua grande missione, essere custode.

Oggi vorrei riprendere il tema della custodia secondo una prospettiva particolare: la prospettiva educativa. Guardiamo a Giuseppe come il modello dell’educatore, che custodisce e accompagna Gesù nel suo cammino di crescita «in sapienza, età e grazia», come dice il Vangelo. Lui non era il padre di Gesù: il padre di Gesù era Dio, ma lui faceva da papà a Gesù, faceva da padre a Gesù per farlo crescere. E come lo ha fatto crescere? In sapienza, età e grazia.

Partiamo dall’età, che è la dimensione più naturale, la crescita fisica e psicologica. Giuseppe, insieme con Maria, si è preso cura di Gesù anzitutto da questo punto di vista, cioè lo ha “allevato”, preoccupandosi che non gli mancasse il necessario per un sano sviluppo. Non dimentichiamo che la custodia premurosa della vita del Bambino ha comportato anche la fuga in Egitto, la dura esperienza di vivere come rifugiati – Giuseppe è stato un rifugiato, con Maria e Gesù – per scampare alla minaccia di Erode. Poi, una volta tornati in patria e stabilitisi a Nazareth, c’è tutto il lungo periodo della vita di Gesù nella sua famiglia. In quegli anni Giuseppe insegnò a Gesù anche il suo lavoro, e Gesù ha imparato a fare il falegname con suo padre Giuseppe. Così Giuseppe ha allevato Gesù.

Passiamo alla seconda dimensione dell’educazione, quella della «sapienza». Giuseppe è stato per Gesù esempio e maestro di questa sapienza, che si nutre della Parola di Dio. Possiamo pensare a come Giuseppe ha educato il piccolo Gesù ad ascoltare le Sacre Scritture, soprattutto accompagnandolo di sabato nella sinagoga di Nazareth. E Giuseppe lo accompagnava perché Gesù ascoltasse la Parola di Dio nella sinagoga.

E infine, la dimensione della «grazia». Dice sempre San Luca riferendosi a Gesù: «La grazia di Dio era su di lui» (2,40). Qui certamente la parte riservata a San Giuseppe è più limitata rispetto agli ambiti dell’età e della sapienza. Ma sarebbe un grave errore pensare che un padre e una madre non possono fare nulla per educare i figli a crescere nella grazia di Dio. Crescere in età, crescere in sapienza, crescere in grazia: questo è il lavoro che ha fatto Giuseppe con Gesù, farlo crescere in queste tre dimensioni, aiutarlo a crescere.

Cari fratelli e sorelle, la missione di san Giuseppe è certamente unica e irripetibile, perché assolutamente unico è Gesù. E tuttavia, nel suo custodire Gesù, educandolo a crescere in età, sapienza e grazia, egli è modello per ogni educatore, in particolare per ogni padre. San Giuseppe è il modello dell’educatore e del papà, del padre. Affido dunque alla sua protezione tutti i genitori, i sacerdoti – che sono padri –, e coloro che hanno un compito educativo nella Chiesa e nella società. In modo speciale, vorrei salutare oggi, giorno del papà, tutti i genitori, tutti i papà: vi saluto di cuore! Vediamo: ci sono alcuni papà in piazza? Alzate la mano, i papà! Ma quanti papà! Auguri, auguri nel vostro giorno! Chiedo per voi la grazia di essere sempre molto vicini ai vostri figli, lasciandoli crescere, ma vicini, vicini! Loro hanno bisogno di voi, della vostra presenza, della vostra vicinanza, del vostro amore. Siate per loro come san Giuseppe: custodi della loro crescita in età, sapienza e grazia. Custodi del loro cammino; educatori, e camminate con loro. E con questa vicinanza, sarete veri educatori. Grazie per tutto quello che fate per i vostri figli: grazie. A voi tanti auguri, e buona festa del papà a tutti i papà che sono qui, a tutti i papà. Che san Giuseppe vi benedica e vi accompagni. E alcuni di noi hanno perso il papà, se n’è andato, il Signore lo ha chiamato; tanti che sono in piazza non hanno il papà. Possiamo pregare per tutti i papà del mondo, per i papà vivi e anche per quelli defunti e per i nostri, e possiamo farlo insieme, ognuno ricordando il suo papà, se è vivo e se è morto.

E preghiamo il grande Papà di tutti noi, il Padre. Un “Padre nostro” per i nostri papà: Padre Nostro
E tanti auguri ai papà!

mercoledì 19 marzo 2014

FESTA DI SAN GIUSEPPE

La Parrocchia si è preparata 

con un Triduo di preghiera 
che si è concluso 
con la Santa Messa solenne 
animata dai ragazzi dell’Oratorio. 
Per l’occasione i ragazzi 
hanno regalato ai loro papà 
un lavoretto realizzato in Oratorio. 
Gli auguri 
a don Giuseppe Ruffo
 il nostro parroco 
e l’immensa gratitudine 
a San Giuseppe, 
uomo di pace,
 di preghiera, 
di fede, 
di silenzio, 
di speranza 
e di amore.

mercoledì 12 marzo 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Non dobbiamo sorprenderci quando sentiamo parlare di omicidi, di uccisioni, di guerre, di odio. Se una madre può uccidere suo figlio, perché sorprendersi se ci si uccide a vicenda?

lunedì 10 marzo 2014

Un Santo al mese: Santa Luisa de Marillac

Ricorrenza: 15 marzo

Sebbene nata il 12 agosto 1591, si può dire che Luisa di Marillac è una Santa d'oggi e per oggi.

Proveniente da famiglia agiata, fin dalla fanciullezza frequenta gli studi propri della sua età e diviene abile nello svolgere i lavori domestici. Nella giovinezza prova una prima esperienza religiosa: vuole entrare nelle Suore Cappuccine, ma l'idea non ebbe seguito soprattutto per motivi di salute. A ventidue anni, morto il padre ed essendo già orfana di madre, sposa Antonio Le Gras, uomo onesto e credente. Alla fine di questo stesso anno diviene madre. Sempre fedele alla sua vita di pietà e all'amore verso i bisognosi, ha la fortuna di trovare nel suo cammino uomini che furono luminari nella sua epoca, come S. Francesco di Sales, i cui consigli dovevano esserle di così grande conforto in alcune difficoltà.

Vedova nel 1625 si vede libera di darsi interamente alla sua ardente vocazione: la carità verso i poveri. L'incontro con S. Vincenzo de' Paoli darà il definitivo orientamento nella via del bene al quale vuole consacrarsi. Parigi conosce lo zelo, l'ardente carità di questa donna. Per opera di lei e per iniziativa di S. Vincenzo de' Paoli sorge la Congregazione delle Figlie della Carità. Alle prime giovani contadine, giacché furono bonnes filles de champ le sue prime Suore, così diceva: «Onorate anche i malati e considerateli come i vostri padroni». Il loro campo d'azione è vasto e si estende dalla strada, da cui raccolgono gli infelici abbandonati, alle visite a domicilio, all'assistenza ai poveri.

Nelle umili e faticose opere della carità le Figlie della Marillac erano animate dai santi ideali che S. Vincenzo de' Paoli fissava nella prima conferenza alla novella comunità: « Perfezionarsi senza sosta, per fare sempre più e meglio, per divenire migliori e più sante, per sempre far più bene attorno a sè »; e più tardi, parlando della regola che allora s'iniziava: « Le Figlie della Carità avranno per monastero una casa di malati, per cella una camera in affitto, per chiostro le strade della città o le sale degli ospedali, per clausura l'obbedienza, per cancello il timor di Dio, per velo la santa modestia ». Idee queste del tutto rivoluzionarie in quell'epoca.

Passando gli anni le opere si moltiplicano: l'assistenza ai vecchi, piccole scuole, ricoveri ai ragazzi senza tetto e il difficile apostolato fra i galeotti.

La caratteristica dell'opera della Santa è stata l'unione di due generi di vita: una solida e profonda pietà fondata sulla preghiera costante e viva, e una carità ardente, che spinge all'azione, all'apostolato, a darsi a tutti per l'amore di Dio. E questo nel lontano '600, quando tale genere di vita religiosa era sconosciuto alle donne che si consacravano a Dio. Le prime fatiche della Santa e delle sue compagne ebbero la fortuna, cosa insolita nelle opere del Signore, di essere ricompensate abbondantemente. Durante il primo anno di lavoro ben 760 persone traviate furono ricondotte a Dio.

Nel febbraio del 1660 Luisa s'ammalò per non rialzarsi più. Sono giorni di atroce sofferenza fisica: « Figlie mie, bisogna soffrire prima di morire ». « Vivete da buone cristiane ». Queste le ultime due raccomandazioni. Il giorno 15 marzo 1660 Luisa di Marillac s'addormenta nel Signore.

Venne beatificata il 9 maggio 1920 e canonizzata l'11 marzo 1934 dal Papa Pio XI.

PRATICA. La carità ardente e lo zelo apostolico sono segni sicuri della divina predilezione.

PREGHIERA. O Dio, Nostro Signore, degnati di accendere nelle anime nostre il fuoco della carità, perchè col suo bagliore possiamo illuminare le vie di questo mondo, come un giorno fece S. Luisa di Marillac

sabato 8 marzo 2014

08 Marzo 2014 - Festa della Donna

In questo giorno speciale per tutte le donne formulo gli auguri dal profondo del mio cuore invocando dal Signore ogni benedizione dal cielo; inoltre desidero fare mio il discorso di PAPA FRANCESCO, ai partecipati al Congresso Nazionale promosso dal Centro Italiano Femminile, Sala Clementina, lo scorso 25-01-2014. "Ho ricordato l’indispensabile apporto della donna nella società, in particolare con la sua sensibilità e intuizione verso l’altro, il debole e l’indifeso; mi sono rallegrato nel vedere molte donne condividere alcune responsabilità pastorali con i sacerdoti nell’accompagnamento di persone, famiglie e gruppi, come nella riflessione teologica; ed ho auspicato che si allarghino gli spazi per una presenza femminile più capillare ed incisiva nella Chiesa (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 103). Questi nuovi spazi e responsabilità che si sono aperti, e che auspico vivamente possano ulteriormente espandersi alla presenza e all’attività delle donne, tanto nell’ambito ecclesiale quanto in quello civile e delle professioni, non possono far dimenticare il ruolo insostituibile della donna nella famiglia. Le doti di delicatezza, peculiare sensibilità e tenerezza, di cui è ricco l’animo femminile, rappresentano non solo una genuina forza per la vita delle famiglie, per l’irradiazione di un clima di serenità e di armonia, ma una realtà senza la quale la vocazione umana sarebbe irrealizzabile. E questo è importante. Senza questi atteggiamenti, senza queste doti della donna, la vocazione umana non può essere realizzata." Grazie e avanti sempre con il Signore.
 don Giuseppe.