mercoledì 28 maggio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Davanti a Dio siamo tutti poveri. In un modo o nell'altro siamo tutti handicappati. A volte lo si vede esternamente, a volte lo si è dentro. La persona sana può essere più vicina alla morte e persino più morta di un moribondo. Potrebbe essere morta spiritualmente, solo che non si vede.

lunedì 26 maggio 2014

Un Santo al mese: San Filippo Neri

Filippo Neri, detto l'apostolo di Roma, giganteggia tra i Santi che fiorirono in Roma nel sec. XVI. Nato a Firenze nel. 1515, venne nella Città eterna a 19 anni, dopo aver rinunciato a una seducente prospettiva di ricchezza, presso Cassino e a Roma vi rimase fino alla morte. Laico fino a 36 anni, è partecipe e animatore di tutte le iniziative laicali di apostolato, mentre si guadagna la vita insegnando privatamente e insieme frequentando l'università per completare la sua formazione umanistica ed apostolica. Amante della natura, come S. Francesco di Assisi, sempre lieto, d'una letizia sana e santa, che comunicava, quasi senza volerlo, a chiunque lo avvicinasse, nemico delle pose e delle ostentazioni, faceto e quasi burlone, arrivava dovunque si potesse fare del bene. Amava i fanciulli, e li voleva buoni e allegri; li educava a vita cristiana gioiosamente trasfondendo in loro la sua grande devozione alla Madonna. Con i suoi, fondò per loro in Roma, la prima scuola organizzata e un collegio per i più capaci, ma poveri. Sapeva compatirli: «State fermi, se potete» e incoraggiarli, facendosi «coi fanciulli, fanciullo sapientemente».
Visitava e assisteva i malati negli Ospedali e fondò per primo un Convalescenziario. Per i pellegrini «romei» formò un'apposita Confraternita e costruì una grande casa per loro, dedicata alla SS.ma Trinità. Ebbe pietà per i malati di mente, fino allora abbandonati per le vie, fondando l'Istituto di S. Maria della Pietà, primo del genere, divenuto poi il grande ospedale psichiatrico provinciale di Roma. Vedeva con simpatia gli stranieri e si prodigava per far sorgere in Roma le loro comunità nazionali. Aiutava i Religiosi per i quali era un felice « pescatore » di vocazioni. Sapeva distogliere la gioventù dalle carnevalate sfrenate, con geniali forme di sana ricreazione, come la famosa Visita alle Sette Chiese. Aveva un'abilità speciale per indurre gli artisti a mettere il loro genio al servizio di Dio: fu così che nacquero gli Oratori in musica, gli Annali Ecclesiastici e l'interesse per l'archeologia sacra. Pensò agli innumerevoli ed oziosi cortigiani istituendo lieti trattenimenti spirituali pomeridiani, detti gli Esercizi dell'Oratorio. L'ardente desiderio di riconciliare anime a Cristo, lo rendeva instancabile nel trascorrere molte ore in confessionale e sempre pronto a facilitare quella confessione frequente che inculcava ai suoi figli spirituali come mezzo di perfezione. Celebrava ogni giorno la S. Messa con tale ardore di spirito che, non di rado, i presenti ne vedevano, anche esternamente, manifestazioni mirabili. Di tutti era amico, popolani e principi, laici e cardinali, buoni e cattivi, tutti riusciva a rendere migliori. I santi che vivevano a Roma in quel secolo, lo veneravano come padre, gli stessi Papi gli baciavano la mano e gli offrivano le più alte dignità, che egli, scherzosamente, ma risolutamente sempre rifiutava. Numerosi i miracoli attribuiti alle sue preghiere, ancora vivente e dopo la morte, in vantaggio di ogni sorta di persone. Per assicurare la durata dell'opera sua, fondò la Congregazione dell'Oratorio, tuttora operante in Italia e fuori: primo esempio di vita comune del clero secolare. Il segreto di tale prodigiosa attività, è svelato dalle catacombe di San Sebastiano, che egli frequentava fin da giovane, per attingere da quei morti la regola del retto vivere. E là, che nei giorni precedenti la Pentecoste del 1544, ebbe dallo Spirito Santo la prova sensibile che l'ardore della carità di Dio era con lui: vide un globo di fuoco, che gli penetrò nel cuore dilatandogli il petto; fu un Santo veramente «pentecostale». Mori serenamente, in atto dì implorare la benedizione di Dio sui discepoli e continuatori dell'opera sua, all'alba del 26 maggio 1595.Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.

mercoledì 21 maggio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Non ci sono limiti, perché Dio è amore e l'amore è Dio. E allora voi amate Dio veramente, e l'amore di Dio è infinito. Ecco perché non è importante quanto si fa, ma quanto amore si mette nel fare.

martedì 20 maggio 2014

BUONGIORNO GESU’

Una settimana all’insegna dell’amicizia, della preghiera e dell’allegria: “Missione popolare dei frati di S. Francesco di Paola” nella Parrocchia di S. Giovanni Battista dal 9 al 18 maggio 2014. La nostra Scuola di “Via del Sole” con gioia ha accolto l’invito del parroco don Giuseppe Ruffo a partecipare alla Missione. Il momento più bello l’abbiamo vissuto ogni mattino alle 8,15 con il saluto “BUONGIORNO, GESU’!”. I missionari e le animatrici laiche hanno coinvolto gli alunni e gli insegnanti in preghiere, canti e semplici riflessioni sulla nostra vita e sul rapporto con Gesù. Gioia indescrivibile, voglia di stare insieme, impegno a migliorarci hanno accompagnato l’evento. Laboratori di pittura e linguistici hanno visto gli alunni impegnati ad esprimere il loro grazie a Gesù  prima di tutto, a San Francesco di Paola, ai missionari, a don Giuseppe e a tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima iniziativa, con cartelloni, versi e prodotti vari. Grazie!  
Gli insegnanti



lunedì 19 maggio 2014

MISSIONE POPOLARE 09/18 MAGGIO 2014

La Missione: Un Amore “Urgente”.
La Missione è un dono di Dio, un tempo di grazia per la gente e per gli stessi missionari chiamati a proseguire il mandato che Gesù affidò ai discepoli di portare per le strade e nelle case la Buona Novella, il Vangelo. È un momento forte di vita ecclesiale e un aiuto eccezionale per le Parrocchie. In questa Parrocchia, per 10 giorni, alcuni dei Frati dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paolasi sono attivati per andare incontro ai fedeli invitandoli ad ascoltare la Parola di Dio, espressa con lo stile semplice e gioioso di San Francesco e a vivere momenti di preghiera e di festa. Tanti sono stati gli appuntamenti: Celebrazione quotidiana dell’Eucarestia—Liturgia delle Ore—Momenti di preghiera silenziosa e animata—Liturgia penitenziale Via Lucis—Visita agli ammalati alle scuole—Centri di ascolto—Catechesi—Incontri con i gruppi che operano nella Parrocchia. In questa occasione c’è stata la cerimonia di intitolazione di una via a San Francesco di Paola da parte del Sindaco del Comune di Crosia—La marcia della Pace con il rientro della Statua di S. Francesco nella chiesa del Divin Cuore di Gesù e la veglia notturna. La Missione si è conclusa con la processione per le vie del mare con le reliquie del mantello del Santo, quale Patrono della Calabria e dei pescatori, per poi raggiungere Piazza Dante per il saluto finale e il commiato con i Frati. La Missione è stata ben accolta da tutti i cittadini del Paese che si sono prodigati e resi disponibili alla sua buona riuscita. Durante questo periodo tante persone si sono accostate ai Sacramenti, alla celebrazione della Santa Messa, all’Adorazione, alla Veglia Eucaristica, ai Centri di ascolto. Tanti giovani hanno trovato nei Frati un dialogo spirituale più aperto e una disponibilità fraterna e sincera. Tante le testimonianze positive dai grandi e dai piccoli. Un grazie di cuore va a don Giuseppe Ruffo che ha reso possibile questo avvenimento particolare, profuso di preghiera e di devozione che, ancora oggi continua ad alimentare con le sue parole di fede, le sue opere e il suo esempio di vita cristiana.    
MARIA RUPERTO




giovedì 15 maggio 2014

mercoledì 14 maggio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

La conoscenza di noi stessi ci fa inginocchiare di fronte a Dio, ed è necessaria per amare. Poiché la conoscenza di Dio, dà amore, e la conoscenza di sé dà umiltà.

mercoledì 7 maggio 2014

UN PENSIERO DI MADRE TERESA ALLA SETTIMANA

Oggi io non sono la protagonista di una premiazione. E' Cristo a usarmi come strumento per unire tutte le persone presenti. Questo è ciò che io vedo: persone che si incontrano, unite dal loro bisogno di Dio. La cosa meravigliosa è che c'è un'atmosfera religiosa; tutti parlano di Dio. Questa è una grande esperienza per me. Io credo che mettere insieme tutte queste persone per parlare di Dio sia veramente meraviglioso. Una nuova speranza, per il mondo.

martedì 6 maggio 2014

lunedì 5 maggio 2014

Pellegrinaggio a San Francesco di Paola

Venerdì 02 Maggio Pellegrinaggio sulle orme di San Francesco di Paola e Offerta, da parte delle Parrocchie di Mirto S. Francesco d'Assisi e San Giovanni Battista, dell'Olio che servirà per l’accensione della Lampada Votiva al Santo Protettore della Calabria.




E' dalla cella del grande San Francesco di Paola, che solo noi sacerdoti ieri abbiamo visitato e dove vi ho portato tutti nelle mie preghiere, che ancora una volta rivolgo il mio grazie al Signore e a San Francesco per quello che abbiamo vissuto insieme. Grazie a tutti... Don Giuseppe

venerdì 2 maggio 2014

1° maggio: oggi si fa festa

In occasione del primo maggio la parrocchia “San Giovanni Battista”, guidata da don Giuseppe Ruffo, in collaborazione con il Comune di Crosia, associazioni e aziende locali, e la parrocchia “San Francesco d'Assisi”, ha organizzato una manifestazione originale ed interessante. Un'iniziativa, ha evidenziato don Giuseppe Ruffo, all’insegna della socializzazione e del sano divertimento, allo scopo di creare comunione tra le diverse realtà presenti nel territorio, sullo stile delle nostre radici cristiane. Si è trattato del raduno, della benedizione e delle passeggiate con le bici, poi con i cavalli e poi con le moto, e in seguito giochi popolari, flash mob “…Io ci sarò!” e spettacolo musicale.